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Domenico Diele libero per Natale, le amiche della vittima replicano: “È vergognoso”

Il gup del Tribunale di Salerno ha deciso: l’attore Domenico Diele, accusato di omicidio stradale aggravato per la morte di Ilaria Dilillo, trascorrerà la vigilia di Natale completamente libero.

Dopo l’udienza preliminare, tenutasi in fretta e furia il 20 dicembre 2017 presso il Tribunale di Salerno, nei confronti dell’attore Domenico Diele, accusato dell’omicidio stradale aggravato dalla morte della 48enne Ilaria Dillilo, il gup Piero Indinnimeo ha respinto la richiesta del pm Elena Cosentino dell’obbligo di dimora e di presentazione alla Pg ritenendo le misure richieste “inadeguate a far fronte all’eventuale rischio che l’imputato possa mettersi nuovamente alla guida di un’auto”. L’attore, quindi, dopo aver trascorso sei mesi agli arresti domiciliari e dodici giorni di carcere, a partire dal 24 dicembre sarà libero, fino a quando il percorso giudiziario non sarà concluso.

Domenico Diele, noto al grande pubblico per le serie tv 1992 e 1993 e per alcuni film come ACAB, trascorrerà quindi la vigilia di Natale completamente libero. Logicamente l’artista non potrà guidare, in quanto la patente gli è stata ritirata al momento stesso dell’incidente, avvenuto nella notte tra il 23 e il 24 giugno scorso. Diele viaggiava ad una velocità di circa 159 chilometri orari quando ha travolto lo scooter guidato dalla salernitana Ilaria Dilillo, lungo la corsia nord dell’autostrada del Mediterraneo, nei pressi dello svincolo di Montecorvino Pugliano. La donna è sbalzata dal motorino ed, a causa dell’impatto avvenuto con la vettura dell’attore, è morta sul colpo.

Dal giorno del tragico incidente in cui Ilaria Dilillo è morta, i familiari della donna si sono chiusi nel dolore, non rilasciando dichiarazioni in merito alla dramma che li ha coinvolti. Anche dopo aver appreso la decisione del gup, Piero Indinnimeo, hanno preferito non rilasciare alcuna affermazione in merito, non nascondendo, mediante l’avvocato Michele Tedesco che per loro conto si è costituito parte civile nel procedimento, una grande delusione ed incredulità. Un’amica di Ilaria, Paola Galano, ha sentito però il bisogno di esternare il suo malessere in merito alla decisione presa dal gup: “Non è possibile, non ho parole. Secondo me, chi ha ucciso Ilaria avrebbe dovuto scontare i sei mesi in carcere. E non a casa comodamente”.

Photo Credits Facebook

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