Jannah Theme License is not validated, Go to the theme options page to validate the license, You need a single license for each domain name.
Cose da Vip

Coppia beccata a fare sesso in spiaggia: la foto scandalosa finisce sui social, scoppia la polemica

Scandalo a Porto d’Ascoli, sulla spiaggia della Sentina: una coppia è stata beccata mentre facevano sesso in pieno giorno. I due sono stati fotografati dagli altri bagnanti e la foto, pubblicata su Facebook, ha fatto il giro del web facendo scoppiare una vera e propria polemica.

Ci troviamo davanti all’ennesimo caso di sesso in luogo pubblico, in un’estate che è stata caratterizzata da questi bollenti eventi. Questa volta la coppia che non ha saputo resistere all’istinto passionale si trovava sulla spiaggia della Sentina a Porto d’Ascoli. I due, convinti di essersi appartati in un luogo sicuro coperto dalla vegetazione, sono stati pizzicati mentre facevano sesso sulla spiaggia, all’interno della riserva naturale. La foto scattata da altri bagnanti è stata pubblicata su Facebook.

Dall’immagine si vedono un uomo e una donna, completamente nudi, in atteggiamenti molto intimi, in una duna circondata dalla vegetazione tipica della riserva. La coppia non è quindi passata inosservata e la foto, pubblicata dal passante sui social, ha scatenato una vera e propria polemica sul degrado. La preoccupazione di molti riguarda il fatto che i due possano essere stati visti anche dai bambini in quanto la spiaggia è frequentata soprattutto da famiglie. Tra i tanti commenti vi sono anche chi fa dell’ironia, con battute che possono strappare una risata. La foto è diventata virale sui social, raggiungendo moltissime condivisioni su Facebook.

Dai tanti episodi di sesso in luogo pubblico successi in questa calda e lunga estate 2017, sembra che in molti non siano a conoscenza dell’art. 527 del codice penale che punisce chiunque, in un luogo pubblico o aperto o esposto al pubblico, compia atti osceni. La sanzione prevista da suddetta legge va da 5 mila a 30 mila euro, con eccezione di casi considerati particolarmente gravi come, per esempio, in luoghi dedicati e frequentati da minori, dove la pena prevede la reclusione da 4 mesi a 4 anni e 6 mesi.

Photo Credits Facebook

Pulsante per tornare all'inizio