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Omicidio Isabella Noventa, le intercettazioni shock di Debora Sorgato: “Quanta rabbia che ho”

Durante l’ultima udienza del processo per l’omicidio di Isabella Noventa, Debora Sorgato, accusata del delitto, si è confidata con la madre alludendo ad elementi rilevanti al fine delle indagini: di cosa si tratterà?

Si torna a parlare dell’ultima udienza del processo per l’omicidio di Isabella Noventa, la segretaria di Albignasego scomparsa tra la notte del 15 e del 16 gennaio del 2016. Per la sua morte sono indagati i fratelli Sorgato, Freddy e Debora, e la tabaccaia Manuela Cacco. Durante l’ultima udienza, svoltasi il 12 giugno 2017, a parlare sono stati i legali dell’uomo, Giuseppe Pavan e Massimo Malipiero, sono emerse nuove intercettazioni avvenute nel carcere, che contribuiscono a delineare i tratti caratteriali degli imputati.

La registrazione più interessante secondo chi indaga è quella tra Debora e la madre, Dolores Rossi, avvenuta il 19 novembre 2016. Gli inquirenti scrivono a corredo dell’intercettazione: “Al solo fine di evidenziare lo stato psico-fisico dell’indagata si rappresenta che la stessa nel raccontare alla madre dei suoi impegni in cucina manifesta una violenza verbale nel macellare il pollame congelato”. Ecco quanto emerso dall’intercettazione:

Debora: “Guardami mamma, sono bella, tranquilla, ballo, canto, mi muovo, faccio i lavori per tutte, sono anche in cucina, taglio il pollo che se tu mi vedessi, sembra che stia tagliando la gente a tocchi!”

Dolores: (sorride) “Ogni volta è una prima volta!”

Debora: “E allora, tu mi vedi col pollo. Ti arriva il pollo congelato, lo devi tagliare a pezzi. Ma un coltello grande così (con le mani indica la grandezza), sai quello che batti la carne?”

Dolores: “Sì”

Debora: “Tum, tum, tum, tum (con la mano chiude il pugno e mima un pugno sul tavolo come stesse colpendo il pollo). Con un colpo solo lo rompo, taglio il pollo, congelato! Quanta rabbia ho!”

Dolores: “Shhhh”

Debora: “Dimmi tu quanta rabbia che ho! Con un colpo secco taglio il pollo e gli pianto persino il coltello sotto.”

Chi indaga ha inoltre evidenziato come Dolores Rossi cerchi sempre di tenere a bada le affermazioni dei due figli durante le conversazioni in carcere: “Non si è mai espressa in maniera aperta e senza timori, anzi qualora gli argomenti si facevano delicati o cambiava discorso o si rifugiava dietro a dei non so”. In un’altra intercettazione del 1 aprile 2016 tra madre e figlia parlano di “polpette” da spostare “perché non vadano a male”. Per chi indaga questa conversazione è un chiaro segno di complicità tra le due donne e si ipotizza che le polpette siano in realtà del denaro nascosto dalla Sorgato.

Dolores: “Ho staccato il frigo. Giuseppe (Verde, carabiniere compagno di Debora) si è preso tutta la roba sua”

Debora: “Eri insieme?”

Dolores: (gesticola) “Prima mi ha detto sì, poi dato che era una giornata particolare. Giuseppe (incomprensibile) puoi mangiare”

Debora: (incomprensibile) “Sotto il cassetto”

Dolores: “Gliel’ho detto”

Debora: (gesticola poi sussurra) “Polpette”

Dolores: “Io gliel’ho detto, non stare a mangiare la roba che è là sotto”

Debora: “Ah bene”

Dolores: “Si, c’erano, cotolette, polpette, e vorrei prenderle (verosimilmente parole di Verde)”

Debora: “No!”

Dolores: “Comunque io gliel’ho detto eh”

Debora: “Sono quelle per i topi”

Dolores: “L’ho chiamato e gliel’ho detto, mi raccomando non mangiare le cotolette, le polpette. Adesso non so cosa c’è”

Debora: “Polpettine così (indica la grandezza)”

Dolores: “Io l’ho chiamato e ho precisato: guarda che c’è, cotolette o polpette, nell’ultimo cassetto, di sopra”

Debora: “Sotto!”

Conversazioni di cui ora dovranno tener conto i giudici, i quali dovranno pronunciarsi in merito ai capi d’accusa del trio soprannominato diabolico, per l’impassibilità e la crudeltà mostrata durante le indagini dell’omicidio di Isabella Noventa.

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