Omicidio Isabella Noventa: Freddy Sorgato è innocente, chi ha commesso il delitto?
Settima udienza del processo per l’omicidio di Isabella Noventa: gli avvocati di Freddy Sorgato hanno chiesto l’assoluzione per non aver commesso il fatto e perché le prove sono incerte o, in subordine, la derubricazione delle accuse a omicidio colposo e non premeditato.
Si è tenuta, il 12 giugno 2017, la settima udienza del processo per il delitto di Isabella Noventa, la segretaria di Albignasego scomparsa tra la notte del 15 e del 16 gennaio 2016. Con l’accusa di l’omicidio si trovano in carcere, già dal febbraio 2016, i fratelli Sorgato, Freddy e Debora, e la tabaccaia Manuela Cacco. Questa volta a parlare in aula sono stati i legali dell’autotrasportatore, Massimo Malipiero e Giuseppe Pavan. Gli avvocati difensori hanno chiesto per alla corte per Freddy l’assoluzione per non aver commesso il fatto e perché le prove sono incerte o, in subordine, la derubricazione delle accuse a omicidio colposo e non premeditato.
I legali di Freddy Sorgato sostengono che il fratello di Debora non ha avuto alcun movente per assassinare Isabella Noventa, con la quale aveva un rapporto turbolento. Gli avvocati hanno quindi ribadito la tesi sostenuta dal loro assistito, scritta da quest’ultimo nella memoria consegnata al giudice alla prima udienza, secondo la quale la morte di Isabella è avvenuta durante un gioco erotico estremo finito in tragedia.
Stando alle precedenti udienze, dove hanno parlato anche gli avvocati difensori di Debora Sorgato ed Manuela Cacco, nessuno del trio, soprannominato diabolico per la capacità spietata di uccidere e di mentire, nessuno dei tre accusati ha ucciso Isabella Noventa. Solo Freddy Sorgato ha ammesso che la segretaria di Albignasego è morta davanti ai suoi occhi, ma non per mano sua: un incidente. Le stranezze in questo caso sono molte, a partire proprio dall’incidente sostenuto da quest’ultimo: perché Freddy (qualora la sua tesi fosse vera) non ha chiamato i soccorsi bensì ha pensato di sbarazzarsi del corpo della donna? Inoltre non si spiegherebbero gli strani sms scambiatisi dal trio fino a poche ore prima della scomparsa di Isabella Noventa; come non si spiegherebbero gli spostamenti con la macchia di Debora Sorgato, avvistata dalle telecamere di sorveglianza in diversi tragitti essenziali, secondo l’accusa, per commettere il delitto. Per il pm Giorgio Falcone non ci sono dubbi: il trio ha commesso l’omicidio della segretaria dagli occhi blu. Per loro ha richiesto il “fine pena mai” per i fratelli Sorgato mentre per Manuela Cacco 16 anni e 8 mesi, ciò grazie alla collaborazione che la donna ha dimostrato in una seconda fase delle indagini. Ora la parola spetta al giudice, che dovrà valutare le prove emerse durante queste 7 udienze.
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