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Cose da Vip

Il Twiga ad Otranto chiude i sigilli, Flavio Briatore: “Colpa della burocrazia”

Dopo il sequestro del twiga Beach, il lido vip che stava nascendo a otranto sulla costa salentina, Flavio Briatore, proprietario del marchio si sfoga così…

La Procura di Lecce ha recentemente disposto il sequestro del Twiga, la struttura di proprietà dell’imprenditore Flavio Briatore che stava sorgendo a Otranto, in provincia di Lecce, nella bellissima cornice salentina della Puglia. Briatore aveva concesso il marchio che contraddistingue il Twiga di Marina di Pietrasanta e Montecarlo, ma c’è una controversia in atto. L’imprenditore non ha versato nemmeno un euro per finanziare il progetto in Salento.

Così. dopo il sequestro della società Cerra srl. proprietaria del terreno ove sarebbe dovuto nascere lo stabilimento e la Billionaire Lifestyle Sarl, proprietaria del marchio Twiga ha sospeso la licenza che avrebbe dovuto fare in modo che il locale salentino fosse associato agli altri locali di Briatore. L’imprenditore non è stato minimamente toccato dall’indagine, visto che la sua agenzia aveva solo rilasciato la licenza: “Siamo del tutto estranei agli accertamenti in corso. Anche perché non siamo soci di Cerra e non abbiamo alcun legame con le sue attività, al di là di aver stretto un accordo di licenza del marchio”.

Briatore però si sfoga sull’accaduto dando la colpa alla burocrazia italiana. Il marito della showgirl Elisabetta Gregoracci ha così commentato l’accaduto: “Quando ho capito, ho fatto subito un passo indietro. Non si può lavorare in Italia. Evidentemente la burocrazia conta più di ogni altra cosa. Così non mi interessa “. L’esperienza ormai del Twiga a Otranto sembra un capitolo chiuso; l’imprenditore infatti conferma: “Ormai sono fuori. Avevo dato una licenza, l’ho ritirata”. La vincenda a livello giudiziario deve essere ancora chiarita, ed è seguita dal pm Antonio Negro dopo alcuni accertamenti effettuati dai carabinieri e dalla polizia provinciale, a seguito di alcune irregolarità nelle autorizzazioni rilasciate dal comune di Otranto.

Photo Credits: Facebook

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