I fratelli Sorgato, accusati per l’omicidio di Isabella Noventa, hanno deciso di non rispondere alle domande del pm. L’unica ad aver raccontato la sua versione dei fatti è Manuela Cacco. Il 9 maggio inizierà il processo con rito abbreviato per il trio diabolico.
Proseguono le indagini sull’omicidio di Isabella Noventa, la segretaria 55enne di Albignasego scomparsa tra la notte del 15 e del 16 gennaio 2016. Martedì 9 maggio 2017 si terrà il processo con rito abbreviato per i presunti assassini della donna: Manuela Cacco, Freddy e Debora Sorgato. Quest’ultimi hanno deciso di non rispondere alle domande del sostituto procuratore Giorgio Falcone, titolare delle indagini. Agli atti, a causa di ciò, vi sono poche dichiarazioni espresse in merito alla vicenda. I due hanno infatti parlato agli inquirenti solo un paio di giorni dopo l’arresto, avvenuto il 16 febbraio 2016, in seguito hanno attuato la strategia del silenzio. Manuela Cacco, amante di Freddy e anche lei in carcere per l’omicidio di Isabella, è l’unica ad aver raccontato la sua versione dei fatti al pm Falcone.
Le ricostruzioni dei fatti fornite fino ad oggi sono diverse: Freddy Sorgato ha parlato di un gioco erotico finito male; Manuela Cacco ha invece dichiarato di non aver preso parte al delitto e di essere estranea a quanto è successo alla donna; mentre Debora Sorganto ha raccontato di essere stata lei a colpire la vittima con due colpi di mazzetta. Versioni completamente differenti che non hanno convinto la Procura. L’unica cosa certa, grazie anche agli sms scambiati dal trio diabolico nei giorni precedenti l’omicidio, è che Isabella poche ore prima di sparire era andata a cena con Freddy Sorgato, l’uomo con cui da anni aveva una relazione turbolenta.
Manuela Cacco nelle sue dichiarazioni ha puntato il dito contro Debora Sorgato, accusandola di aver commesso l’omicidio a colpi di mazzetta. Ha inoltre rivelato di essersi “travestita” da Isabella e aver camminato in centro a Padova solo per paura, dopo aver saputo che i due fratelli avevano appena ucciso la segretaria. La sua versione non convince del tutto gli inquirenti che la ritengono a conoscenza del piano omicida.
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