Da decenni Nostradamus allerta il mondo con le sue profezie raccolte nel suo libro. Scriveva di una “grande guerra” in Francia, di un’Europa colpita e di Roma distrutta ma annunciava anche la pace universale nel 2025. Cosa c’è di vero?
L’uomo ha sempre avuto la passione per l’ignoto e ogni popolazione ha avuto a cuore il proprio benessere futuro, a prescindere da quello che gli veniva prospettato dalle moltitudini profezie che sono state previste da maghi esperti o dagli indovini. Il nome del più importante veggente onirico riconosciuto come tale è Nostradamus, farmacista e astrologo francese con la passione della scrittura. Grazie proprio a questa sua ultima passione ci ha lasciato delle importantissime profezie narrate nel libro Les Propheties, formato da 942 quartine.
Nel libro di Nostradamus si evincono le profezie sulla Rivoluzione francese avvenuta nel 1789-1799 a causa del malcontento della popolazione ribellatasi alla monarchia francese. Predisse l’esplosione della bomba atomica avvenuta a Nagasaki nel 1945, il dominio del Fuhrer Adolf Hitler, gli attentati contro l’America alle torri gemelle del World Trade Center l’11 settembre 2001, e tante altre ancora ne prospetta finché arriveremo alla fatidica data del 2025 in cui si annuncerebbe la pace universale. Ogni cosa che è scritta nel suo libro è soggetta ad interpretazione in base agli accadimenti e fatti che allertano e preoccupano intere popolazioni: come fine del mondo interpretata e annunciata nel 1732 e poi quella del 1999 ma fortunatamente mai avvenute.
In una quartina Nostradamus scriveva: “La grande guerra avrà inizio in Francia e poi tutta l’Europa verrà colpita, lunga e terribile sarà per tutti….poi finalmente verrà la pace ma in pochi ne potranno godere“. Questa profezia sembra aver annunciato gli attentati in Francia e in seguito nel mondo, con l’invasione araba e la guerra contro l’Occidente. In altre parti del libro si aggiungono altri versetti: “Per le discordie e negligenze Francesi sarà aperto un passaggio a Maometto: di sangue intriso la terra ed il mare, il porto di Marsiglia di vele e navi coperto” e continua soffermandosi sulle sorti della Capitale italiana: “Ci saranno tanti cavalli dei cosacchi che berranno nelle fontane di Roma, il fuoco cadrà dal cielo distruggendo tre città. La città perderà la fede e diventerà il regno dell’Anticristo; dalle ceneri della distruzione ci sarà rinascita e pace anche se in pochi potranno goderne”. Un dramma che terminerebbe con la pace universale nel 2025, oltre questa data il libro non darebbe previsioni.
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