Melissa Satta, dopo l’episodio di bullismo mediatico che l’ha travolta, ha rilasciato una lunga intervista al settimanale Grazia per fare chiarezza sull’episodio. “C’è ancora gente che tratta una ragazza che mette la minigonna come una poco di buono. Io sono una che non si è mai spogliata”.
Melissa Satta è una delle showgirl italiane più amate e seguite del web. Lo scorso mese è stata vittima di uno spiacevole episodio: dopo una puntata di Tiki Taka, in rete era stata diffusa una falsa notizia secondo la quale la Satta sarebbe stata in studio senza indossare la biancheria intima. L’attrice è subito intervenuta con il suo avvocato per vie legali nei confronti di tutti coloro che avevano diffuso o riportato la falsa notizia. “Forse per la prima volte ho capito tante donne e ragazze che vengono colpite da bullismo mediatico e violate nella privacy. Solo perché ho indossato una gonna alcune menti, evidentemente non sane, hanno insinuato che fossi priva di biancheria intima e così la notizia su internet è diventata sempre più virale con tutta la sua gravità”.
Nell’intervista Melissa Satta ci ha tenuto a spiegate la sua dura reazione all’attacco mediatico: “Quando nessuno ti tutela, devi farlo da sola. Ci sono ragazze che si mettono sui social senza sapere che si buttano in pasto agli squali. Non capiscono che chiunque può vedere le tue foto e poi scrivere di te qualsiasi cosa. Chi non c’è passato, non sa quanto sia difficile leggere falsità scritte e postate da persone che non ti conoscono, ma che possono esercitare un devastante potere su di te, e farti del male”. La Satta ha continuato dicendo: “C’è ancora gente che tratta una ragazza che mette la minigonna come una poco di buono. Io sono una che non si è mai spogliata. Ho scelto di non fare calendari perché mi è sempre sembrato importante concedermi una forma di rispetto, di pudore. Ma ti pare che mio figlio debba leggere, in futuro, certe sciocchezze su di me?”
Successivamente ha poi affrontato un tema per lei molto doloroso, il rapporto con Kevin Prince Boateng e delle difficoltà di vivere un rapporto a distanza. “Abbiamo deciso di fare tana a Milano per dare un punto fermo a nostro figlio. Io e lui viviamo qui e, per una decina di giorni al mese, voliamo in Spagna, da Kevin. Lo ammetto, non è semplicissimo. Nemmeno per una come me, abituata ad andare veloce. Ma cerco di fare in modo che tutto funzioni, con una certa serenità. Capita spesso che Maddox abbia voglia di stare con suo padre. Allora io gli spiego bene dove, come e quando saremo di nuovo tutti insieme. Lo faccio fin dal giorno della sua nascita: gli dico tutto, come se fosse un adulto. Sono convinta che lui capisca perfettamente, da sempre. Maddox è un bambino sereno. Sto cercando di crescerlo tranquillo e sicuro di sé”.
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