Christian De Sica: le rivelazioni shock sul padre
Christian De Sica ripercorre in un’intervista al Fatto Quotidiano il periodo dopo la morte del padre, Vittorio. Racconta dei sacrifici fatti con la moglie Silvia, come nasce la storia del “figlio di papà” e dei cinepanettoni.
Diretto e senza troppi giri di parole Christian De Sica dice subito: “Mio padre ci ha lasciato solo debiti” diversamente da quello che si potesse credere non è stato tutto rosa e fiori. Sono stati anni duri e pieni di sacrifici per Christian e per la moglie Silvia, sorella di Verdone. Sette anni di differenza, Silvia e Christian si sono incontrati perché lui andava a scuola con Carlo Verdone. “Quando ci siamo conosciuti mio padre era morto da poco, io ero senza una lira in tasca, solo i debiti precedenti. Che fame. All’epoca saltavamo i pasti, e pensare che vengo da una famiglia all’antica, dove dovevamo stare tutti a tavola e si mangiava dal l’antipasto al gelato.Sempre”. Entrambi venivano da famiglie borghesi, ma non hanno ricevuto alcun aiuto durante quegli anni perché erano scappati di casa “eravamo in fuga quindi dovevamo arrangiarci”.
Tutto è cambiato con l’uscita del primo cinepanettone “Vacanze di natale”, era il 1984. Christian ha subito capito che questo genere di film sarebbe stato un successo. “Un mestiere che poi è diventato fondamentale per campare…”. Infatti ricorda che durante la serata della première disse alla moglie: “Silvia stasera si mangia!”. Non rinnega i cinepanettoni anzi sottolinea che gli hanno dato da mangiare, quando da tutti era conosciuto come il “figlio di papà”. Ma lui non si è mai riconosciuto in questo ruolo e ci ha tenuto a sottolineare che non ha mai ricevuto alcun aiuto dal cinema, per arrivare dove è arrivato. Solo tanti sacrifici.
Ha ricordato del periodo in cui lavorava con Maurizio Costanzo, quando era un autore Rai e gli disse: “A te non crederanno mai come uomo democratico, con questa faccia, queste espressioni e fisico, non è plausibile. Tu devi puntare al ruolo di figlio di papà, tutti penseranno che sei uno stronzo e ti noteranno”. Da qui la trasformazione in Christian De Sica.
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