Al Bano in ospedale: le parole della figlia Cristel

Al Bano si sta riprendendo piano piano dalla lieve ischemia avuta qualche giorno fa. L’unico pensiero del cantante, al momento, sembra quello di tornare presto sul palco per esibirsi di fronte ai suoi fan. Per questo i suoi cari sono molto preoccupati, come la figlia Cristel Carrisi…

Qualche giorno fa Al Bano si trovava a Sambuceto in Abruzzo e stava tornando in Puglia; all’altezza di Pescara si è accorto di un malore e anche di difficoltà a muovere la bocca. L’artista voleva tornare subito a Cellino San Marco, ma la compagna Loredana Lecciso al telefono l’ha convinto a fermarsi a Bari per un controllo. Per lui lieve ischemia e riposo forzato. Peccato però che l’unico pensiero sembra essere quello di tornare il prima possibile sul palco ad esibirsi: “Ora sto meglio, ma che paura!, ha detto in un’intervista al settimanale Oggi.

I suoi cari sono preoccupati per l’accaduto e preferirebbero che si riprendesse al meglio prima di tornare a cantare: “Papà, il Cremlino sarà sempre lì (visto che a breve dovrebbe andare a Mosca per un concerto, ndr), noi qui abbiamo bisogno di te“, ha detto la figlia Cristel Carrisi. Anche la compagna Loredana ha avuto qualcosa da dire: “Ha avuto un’ischemia e viene monitorato continuamente. Sta recuperando”; e persino l’ex moglie Romina Power che si è scagliata contro tutti gli sciacalli: “Ora tutti approfittano del malore di Albano per mostrarsi in tv, compreso chi marcia sul dolore degli altri. Che tristezza!!! #sciacalli #condor #bassezza #squallore LASCIATELO GUARIRE IN PACE!!”.

Arriveranno dei messaggi anche dagli altri familiari? Nel frattempo il bollettino medico sembra molto positivo: “Tenuto sotto continuo monitoraggio – si legge in una nota ufficiale – il paziente dovrà restare a riposo in ospedale almeno sino a sabato. Il paziente conferma il quadro clinico positivo del giorno precedente, evidenziando un costante recupero. Gli accertamenti stanno continuando per un più fine inquadramento diagnostico e terapeutico, verificando la presenza e curando i possibili fattori di rischio”.

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