Paola Perego e le “donne dell’est” a Raiuno: non sarebbe meglio sdrammatizzare?
Imperversa sui social la polemica dopo che la trasmissione Rai “Parliamone Sabato” condotta da Paola Perego ha mostrato un cartello sui motivi secondo cui gli uomini preferirebbero le ragazze dell’est. C’è chi ha chiesto la testa degli autori e della conduttrice, chi ha mostrato indignazione profonda rievocando l’8 marzo. Chi scrive è una donna e parla a titolo del tutto personale: è il bello del blog, si scrive quello che si pensa e non ci vanno di mezzo direttore ed editore. Va bene impegnare tutte le proprie energie e indignazioni in cause nobili ma siamo sicuri che un argomento trattato di sabato pomeriggio in un salotto come se si fosse “ tra amici”, anche se sulla rete nazionale, sia una di queste? E non obiettate questa trasmissione è pagata coi soldi pubblici perché in tv si vede di molto peggio e non si fa tutto questo “caos”. Avrei detto “casino”, ma oggi mi sento chic.
In tv hanno detto che l’uomo preferisce le donne dell’est perché sono sempre sexy, niente tute e “pigiamoni” ma abitini e decolletè. Davvero? Indignazione! E’ la prima volta che si sente una cosa del genere! Infatti la splendida comica Francesca Reggiani ha solo “spopolato” con la sua imitazione a teatro, della “donna slava” in “50 sfumature di Francesca”. Se non ci credete, andate su Youtube e, dopo aver riso fino alle lacrime, vediamo se riuscite ancora a indignarvi. Tra le “perle” che hanno fatto sganasciare la platea, quella secondo cui la “donna slava” in casa non sta con le “pantofole tutte brutte” e “vestaglia di flanella che fa i pallini” ma in babydoll e tacco, “tacco alto mattina-sera”. Perché è così comodo fare le faccende di casa in babydoll e tacchi, dice “donna slava” che passa l’aspirapolvere chinandosi a novanta ogni volta che si trova nei paraggi di suo marito. Era qualche anno fa. Qualche donna risentita se l’era perso?
Se tutti fossimo parecchio meno ipocriti, potremmo riconoscere che queste cose, volenti o nolenti, almeno una volta si sono pensate sulle donne dell’est, così come sugli uomini di colore si immaginano cose fantastiche per quello che riguarda il sesso e sugli uomini giapponesi pessime: sono luoghi comuni, come il l’abbinamento “italiani-pizza-mafia-mandolino”. Certo, sono argomenti di cui non si chiacchiera in ufficio col capo ma a casa, tra amiche, ci si può scherzare. E poi effettivamente, se parliamo di cura del corpo e del look, tra le mia conoscenze femminili le ragazze dell’est sono le più curate. Allora perché arrabbiarsi se lo si scrive a chiare lettere? Recuperano subito dopo il parto la forma fisica? E allora? Sono sempre sexy? E allora due volte?
Sono disposte a far comandare il loro uomo? Errore!!! Ecco un altro luogo comune che scandalizzerà le femministe, ma solo quelle secondo cui il corpo è mio e ci faccio quello che dico io se quello che dico io corrisponde a quello che dicono loro, altrimenti no: le donne dell’est fanno finta che a comandare sia il loro uomo, ma in realtà comandano loro e l’uomo non se ne accorge nemmeno. L’uomo è la testa ma loro sono il collo: la testa guarda dove il collo vuole. Quella delle donne dell’est di far credere all’uomo di comandare è una dote che, invece di far indignare, dovrebbe incuriosire mostruosamente. Io lo sono: come cavolo fanno? Ho visto mariti di donne dell’est fare cose che voi umani non avreste mai nemmeno immaginato: soprattutto cose che all’inizio mai avrebbero pensato di fare.
La mia modesta opinione, criticabile da chiunque senza problema alcuno, è che le donne abbiano perso del tutto l’ironia e lo humor. Ogni riferimento a una donna è fatto per “sessismo” e non perché, essendo il mondo sulla carta diviso tra uomini e donne, c’è il cinquanta per cento di probabilità che accada a una donna. Davvero una trasmissione tra “amici”, perché i personaggi che popolano i salotti televisivi di “rosa” e intrattenimento sono proprio amici portati in tv, scatena le ire delle donne offese tanto che il povero direttore di Raiuno Andrea Fabiano si è dovuto cospargere il capo di cenere e la presidentessa Monica Maggioni fare ammenda? La stessa Maggioni che ha presentato giorni fa un progetto importantissimo, un documentario intitolato “Back to Iraq” splendidamente realizzato e fondamentale per far capire l’impegno delle nostre truppe all’estero, si è dovuta scusare perchè un branco di signore se l’è presa per quattro chiacchiere al bar-tv?
Tutto questo putiferio mi suggerisce, al momento, solo una verità: che effettivamente il punto sei della lista “incriminata”, quello che dice che le donne dell’est non frignano, non si appiccicano e non mettono il broncio, sia parecchio vero. Ma, dico io, c’era bisogno di scomodare l’otto marzo per qualche luogo comune sulle ragazze dell’est? C’era bisogno di tutto questo per far dire meglio agli uomini che le donne sono “rompipalle”? Ma non è meglio che i vertici della Rai si scusino se mandano in onda politici che, quando parlano, contraddicono i fatti o che sbandierano ottimistici dati che non corrispondono alla realtà? Quella sì che è una cosa poco carina davvero.
Perché tante donne colte, tra cui le scrittrici, che generalmente sono brillanti e anche belle, si devono sempre sentire tirate in causa quando si parla di universo femminile facendo fare a tutta la categoria la figura delle zitelle inacidite? A chi “rode” che le donne dell’est siano considerate, per fortuna da alcuni e non da tutti, più sexy delle italiane? A me no. Io se “becco” il mio uomo che mi fa le corna, non faccio come il punto tre della lista incriminata: prima lo “spiezzo in due”, poi lo lascio a una ragazza dell’est che, e ora scateno le ire delle ragazze dell’est, è la giusta punizione sua. Ovviamente sto scherzando.
Forse è vero che internet è diventato come quel bar dove ognuno, dopo aver bevuto un goccetto, deve dire per forza la sua. Altrimenti non si spiega come un tema leggero trattato durante una puntata di una trasmissione “leggera”, fatta per divertire e intrattenere “con leggerezza”, di sabato pomeriggio, quando in alternativa o si va a passeggio o in palestra, abbia scatenato una baraonda. Se qualcuno il sabato pomeriggio invece legge Socrate, per carità non si senta offeso.
Per terminare, citerò il comportamento meraviglioso di mia sorella che magari non c’entra esattamente con l’argomento ma parla sempre di ragazze dell’est: così, tanto per farsi una risata, quella cosa che si fa tirando in su gli angoli della bocca ed emettendo suoni ridanciani. Recatasi in Croazia con suo marito per le vacanze, si è trovata scegliere tra due alberghi: uno gestito dalla signora “Trojanka” e uno dalla signora “Danka”. Ovviamente il marito ha scelto “Trojanka”: lei, invece di invocare l’otto marzo e l’onta del sessismo e bla bla bla, si è fatta quattro risate quando al consorte hanno risposto che l’hotel “Trojanka” era tutto pieno. Strano, eh? A proposito, mia sorella mi ha detto che laggiù erano tutti italiani.
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