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Nuova lite sul caso Diletta Leotta a Sanremo: “A me i furbetti non piacciono”

Dal web ai giornali alle tv, si scatena sempre più il caso Diletta Leotta. Adesso la lite è approdata sulle pagine dei quotidiani con botta e risposta: “A me i furbetti non piacciono”.

Lo spacco e il toppino del vestito di Diletta Leotta hanno colpito il segno. Il suo discorso sul cyberbullismo, unito al suo look sono stati fra gli argomenti più piccanti di questo Festival di Sanremo. A unirsi al dibattito due giornalisti che si danno guerra sullo stesso giornale: Il Fatto Quotidiano. Un botta e risposta a botte di articoli insomma. Ecco cos’è accaduto. La polemica l’ha (ri)aperta Claudio Sabelli con un articolo in cui smentisce quella che sempre essere stata la difesa della Leotta. Il giornalista senza mezzi termini accusa con toni del genere va bene vestirsi come si vuole però… Ed è proprio quel però a scatenare Selvaggia Lucarelli.

Ecco cosa scrive Sabelli sul caso Leotta: “Diletta Leotta ha subìto una violenza notevole. Attenzione, non esageriamo, le violenze di cui sono capaci gli uomini sulle donne possono essere molto ma molto più drammatiche”. Poi entra nel vivo: “Andare a Sanremo a raccontare il fatto, va bene, andarci vestita con un bellissimo vestito sexy, va ancora benissimo, e lasciatemi ripetere che la donna del suo corpo fa quello che vuole, ci mancherebbe (…) A me non piacciono i furbetti“. E incalza: “L’ avete vista la manina? Diletta aveva speso un sacco di soldi per quello splendido vestito con lo spacco inguinale ma lo spacco, a causa di improvvide leggi della fisica, si chiudeva (…) E allora la sua manina correva là a riaprire quello che la legge di gravità chiudeva rendendo vani gli sguardi maliziosi di quei porcelli degli italiani. Più si chiudeva più Diletta riapriva. Uno splendido gesto di seduzione apprezzabilissimo nell’ intimità ma usato a fini di audience”.

leotta

Non tarda la Lucarelli: “Io l’avevo capito che la Leotta è furbetta e narcisista e ben attenta alla telegenia del suo spacco, cosa crede. Ma è la Signorina Leotta, appunto, che deve decidere quanto mostrare della sua coscia allo spettatore infoiato, non un tizio che viola il suo iCloud (…) Piuttosto, lei, mio caro Sabelli, la smetta di indossare quei maglioncini color pastello che fanno così tanto “psicologo piacione da Porta a porta” se vuole parlare di sessimo. Mica per altro, altrimenti io la leggo e continuo a pensare alla sua manina che si appoggia maliziosa alla stanghetta dei suoi occhiali. Non vorrà mica che il suo messaggio perda forza?”. E la Leotta? Interverrà sul dibattito? Oppure continuerà nella sua indifferenza alle chiacchiere?

Photo Credits Twitter

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