Vittorio Sgarbi su Rigopiano: “Prima abbandonati e poi presi per il c**o”, esplode la polemica
Vittorio Sgarbi è intervenuto ai microfoni di ECG, format condotto da Arduini e Di Ciancio, su Radio Cusano Campus per parlare della tragedia di Rigopiano.
Dopo giorni di tensione e di dolore, in cui il filo della speranza sembra l’unico a cui aggrapparsi, Vittorio Sgarbi ha deciso di abbandonare l’emozionalità e dire la sua sulla tragedia di Rigopiano, facendo scoppiare una polemica senza precedenti: “Era un bell’albergo, ci sono andato volentieri. Una delle famiglie ospiti aveva capito cosa stava accadendo. Il maltempo, il terremoto e la neve ha creato un mix diabolico. Gli ospiti dell’hotel avevano chiesto aiuto cinque ore prima che arrivasse la slavina e questo vuol dire che con i mezzi di soccorso possibili, visto che nove chilometri si possono percorrere con gli elicotteri, con moto sci, si poteva arrivare a soccorrerli e portarli via tutti”.
Poi continua: “Si è capito subito che potevano essere salvati, il signore che era riuscito ad uscire e ha telefonato per avvertire della situazione gravissima che necessitava di un intervento immediato, si è sentito rispondere che se la cosa non era vera poteva essere anche denunciato per procurato allarme. Prima li hanno abbandonati, poi li hanno presi per il c**o“.
“I morti potevano essere salvati. Sono passate prima che arrivasse qualcuno le ore che vanno dalle 17.40 alle 4 del mattino e cioè 12 ore. 12 ore inaudite. La colpa è dei vertici, dal Presidente del Consiglio al Capo della Protezione Civile, ai Prefetti, al Ministero degli Interni. Quello che è mancato non sono i mezzi e la capacità, ma proprio la parte decisionale, quella che dipende dalla politica”. Tante colpe, dunque e il bersaglio è molto preciso: “Quelle 20 ore fatidiche che sono state necessarie per far arrivare i soccorsi al Rigopiano sono un atto d’accusa da cui sarà difficile uscire. Il magistrato che se ne occuperà dovrà risalire alla catena delle responsabilità, che sono soprattutto politiche, questo è indiscutibile. Bertolaso rispetto a Curcio aveva una autorevolezza e una autonomia differente. La magistratura secondo me avrà molto spazio per individuare colpe, se poi manderà un avviso di garanzia a Gentiloni, a Minniti o non so a chi, individuerà nella politica l’anello debole di questa catena e a questo punto emergerà che era molto meglio la protezione civile di Bertolaso perché era indipendente dalla politica. Mi aspetto che arrivi un avviso di garanzia a Gentiloni e a Minniti“.
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