Debbie Reynolds, la mamma di Carrie Fisher, non ha retto il dolore della perdita della figlia e dopo sole 24 ore è stata stroncata da un ictus.
Non sempre si riesce a sopravvivere alla perdita di un figlio e talvolta si può letteralmente morire di dolore, com’è accaduto a Debbie Reynolds, la mamma di Carrie Fisher, morta 24 ore dopo sua figlia (LEGGI ANCHE MORTA CARRIE FISHER, LA PRINCIPESSA LEILA DI STAR WARS). L’attrice ha accusato un malore mentre di trovava a casa del figlio, Todd Fisher, per organizzare i funerali della figlia, Carrie ed è stata stroncata da un ictus. Trasportata all’ospedale di Los Angeles, Cedars-Sinai Medical Center, non ce l’ha fatta. Poco prima di morire ha detto: Voglio stare con Carrie. È evidente che non abbia retto allo stress e al dispiacere di essere sopravvissuta a sua figlia. Il figlio Todd ha riferito È stato troppo per lei… Ora Debbie è insieme a Carrie, ora i nostri cuori sono doppiamente spezzati.
Debbie Reynolds aveva 84 anni, è stata una delle più amate fidanzatine d’America. Scritturata giovanissima dalla MGM, esordì a 15 anni nel film Vorrei sposare ed era diventata famosa a soli 19 anni con Singing in the Rain, il musical di Stanley Donen divenuto film in cui appariva insieme a Gene Kelly e Donald O’Connor. Nel 1964 viene nominata agli Academy Awards per la sua interpretazione nel musical Voglio essere amata in un letto d’ottone. Dagli anni settanta l’attrice si dedica soprattutto alla televisione. È stata anche nota alle cronache per uno scandalo di Hollywood.
Nel 1955 Reynolds sposò Eddie Fisher e i loro migliori amici erano il produttore Mike Todd e sua moglie, Elizabeth Taylor. Nel 1958 Mike rimase vittima di un incidente aereo ed Eddie Fisher e sua moglie Debbie scesero in campo in soccorso per consolare Elizabeth Taylor. Da quel momento Fisher e Taylor divennero amanti e ciò fu la causa del divorzio da Reynolds.
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