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Enrico Mentana: “Perché Mediaset va difesa?”. Sul web la polemica

Vivendi (gruppo francese) vuole acquistare Mediset. In Italia tutti preoccupati. Il giornalista Enrico Mentana spiega il perché di tanto fermento. Polemica sul web e non solo.

Il gruppo francese Vivendi, capitanato da Vincent Bollorè, ha deciso di comprare Mediaset. La scelta appare inarrestabile nonostante la famiglia Berlusconi stia cercando in tutti i modi di fermare l’acquisizione. Anche il governo si è interessato alla vicenda e potrebbe intervenire in aiuto di Mediaset. Enrico Mentana non ci sta e dice la sua sul suo profilo Facebook: “Perché Mediaset va difesa?”. Secondo il giornalista sarebbe tutta una questione di interessi politici. La polemica è accesissima sul web e non solo. Ecco cosa scrive il direttore di TG La7: “C’è una grande manfrina in corso attorno alla possibile scalata di Mediaset da parte dei francesi”.

Prosegue Mentana: “È chiaro a tutti che non si può dire “giù le mani” dopo aver lasciate indifese Telecom, Tim, Omnitel, Wind, la Bnl, Parmalat, Alitalia, le maggiori società di calcio (solo per fare qualche esempio), aver fatto spazio in Mediobanca e Generali a chi bussava coi soldi in mano (sempre Bolloré, peraltro) e dopo aver lasciato, nello stesso settore dei media, che Sky avesse il monopolio della tv satellitare. Perché invece Mediaset va difesa? Altri gruppi, penso a Discovery, hanno potuto acquistare canali tv e aprirne altri”. Insomma il gironalista non è tanto convinto…

Quale è l’eccezione del Biscione? La risposta disarmante – spiega Mentana -, ma vera è: Berlusconi. Cioè la politica. Che quel gruppo faccia capo al patriarca del centro-destra continua a far comodo a lui e alla sua parte politica, com’è ovvio, ma anche ai suoi avversari, come punto di forza ma anche di debolezza, su cui far leva quando necessario. È il vero motivo, del resto, per cui fin da subito il centro sinistra ha agitato il conflitto di interessi, salvo dimenticarsi di regolarlo nei tanti anni in cui è stato al governo (e nell’ultimo governo Prodi il ministro delle comunicazioni era un omonimo dell’attuale premier..)”.

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