Lapo Elkann, il rampollo di casa Agnelli è sempre più isolato. Ne parla Giorgio Levi ricostruendo le dinamiche e gli attriti all’interno della famiglia Agnelli.
Una nuova verità viene fuori: esasperata dalle sregolatezze e dai festini animati da trans e dall’abuso di cocaina, la famiglia avrebbe dato incarico agli avvocati newyorchesi della Fiat-Chrysler di occuparsi della vicenda e di collaborare con la polizia. Così, secondo Dagospia, sono finiti i due giorni di baldoria di Lapo Elkann nella casa di mattoni rossi della escort transessuale Curtis Marie McKinstry. Oggi, 5 dicembre, Giorgio Levi giornalista da tanti anni cerca di ricostruire il passato del rampollo per capire le dinamiche all’interno della famiglia Agnelli.
“Ho conosciuto Lapo Elkann che era ancora un ragazzino. Strano come adesso, ma più bambino. Se ne stava seduto tutto compunto nell’ufficio del caporedattore della Stampa in via Marenco” – sostiene il giornalista prima di tirare fuori una dura realtà: “Edoardo e Lapo sono i due Agnelli rifiutati. Molto differenti l’uno dall’altro, Edoardo non era affatto un uomo geniale, ma entrambi mostrano di essere fuori dagli schemi. Uno perché estroverso e con idee balzane, l’altro perché debole di carattere (come sosteneva suo padre l’Avvocato), uno che meditava in India e che si fece beccare con la droga a Malindi, dove stava nelle tasche di tutti i riccastri italiani, ma in quelle di Edoardo faceva più rumore”.
Poi continua: “Ma sia Edoardo che Lapo si sentivano parte di quella famiglia che li respingeva. Edoardo tornava sempre dal padre che non gli parlava, Lapo si sc**a un travestito a due passi dalla casa di suo fratello, quello stesso giornale dove lui aveva cercato d’imparare un mestiere. Entrambi sono stati tagliati fuori. Dalla Fiat, dalla Juventus, dalla famiglia. E soprattutto lasciati soli. Con le tasche piene di quattrini e la coca a portata di mano. Edoardo non ha retto, quel carattere troppo disincantato dalle trame famigliari ha finito per ucciderlo. Per Lapo ci sono di mezzo i litigi furiosi tra la madre (che oggi ha 61 anni) e tutti gli Elkann per l’eredità dell’Avvocato. Marchionne, che si fa dare dagli Elkann un passaggio, per portarsi in Svizzera un pezzo d’America e tutto il resto conta zero. Poi c’è il padre di Lapo, Alain lo scrittore, divorziato da Margherita moltissimi anni fa, una persona perbene, ma avrà capito suo figlio? C’è infine da ricordare che l’idea del rilancio della Fiat 500 è stata di Lapo. Lui il primo a parlarne, e qualcuno sorrideva come se fosse la battuta dello scemo del villaggio. La 500, dopo quasi 10 anni, resta a tutt’oggi l’auto Fiat più venduta, il modello che ha rilanciato l’azienda. Di John, ma non di Lapo“.
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