Roberta Ragusa: chiesti 20 anni per il marito Antonio Logli
Il procuratore Alessandro Crini al termine di una lunga requisitoria ha chiesto 20 di carcere per Antonio Logli per l’omicidio della moglie, Roberta Ragusa.
Aveva 44 anni Roberta Ragusa al momento della scomparsa: il suo cadavere non è mai stato trovato. Era sposata e madre di due figli, viveva a San Giuliano Terme (Pisa) dove, insieme al marito, gestiva una scuola-guida che si trova adiacente alla propria abitazione. A fare la denuncia di scomparsa è stato il marito, che ha riferito che, intorno alla mezzanotte del 13 gennaio 2012, prima di andare a letto, Roberta si è trattenuta in cucina per scrivere la lista della spesa che avrebbero dovuto fare insieme il giorno successivo; poi si sono perse tutte le tracce. Nessuno conosce la sua sorte, nessuno è in grado di spiegare dove sia andata in quella tragica notte.
Tutte le direnzioni sembrerebbero portare al marito, Antonio Logli, che all’epoca dei fatti aveva un’amante. Il processo ha avuto inizio e nel corso dell’analisi delle prove è venuto fuori un diario segreto, di proprietà della Ragusa, in cui lei ha decritto per filo e per segno il suo dramma in casa e la sua paura.
Oggi, 2 dicembre, il procuratore Alessandro Crini al termine della requisitoria ha chiesto vent’anni di carcere per Antonio Logli per omicidio e distruzione di cadavere. Il pubblico ministero ha chiesto il massimo della pena prevista per questi reati per l’imputato che però è giudicato con il rito abbreviato, secondo una sua scelta, e dunque usufruirà dello sconto di un terzo determinando così una riduzione di pena da trenta a vent’anni di reclusione. Ora stanno parlando le parti civili e più tardi prenderanno la parola i difensori di Logli per le arringhe difensive. La lettura della sentenza è prevista nella prossima udienza in programma il 21 dicembre.
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