Selvaggia Lucarelli racconta la vera storia del sequestro di Lapo Elkann
Selvaggia Lucarelli non ha perso occasione per mettere le cose in chiaro sulla vicenda di Lapo Elkann. Così nasce: “Dal sequestro lampo al sequestro Lapo”.
Inizia il racconto di Selvaggia Lucarelli che con la sua penna selvaggia narra la storia di Lapo Elkann. Ovviamente nessun commento è risparmiato. Scrive la Lucarelli: “Lapo va a New York per la festa del ringraziamento (…) per”ringraziamento” lui intende che ringrazia uno spacciatore portoricano e chiama un escort transgender”. Prosegue: “Comunque, a quanto pare i due si drogano che Pete Doerthy in confronto è un nazivegano, finiscono la droga, l’escort acquista 10’000 euro di droga. E qui viene il bello“.
Ed ecco il colpo di scena: “Il transgender non ha il pos, Lapo scende giù sulla quinta strada a prelevare ma scopre che la famiglia gli ha tagliato la prepagata con le cesoie da siepe. La paghetta se l’è pippata tutta“. “A quel punto che fa? – si chiede Selvaggia – Si inventa un sequestro, tanto le manette erano già lì. E qui il genio. Chiama lui la famiglia e già qui sarebbe il primo caso di sequestrato a chiedere un riscatto per il suo sequestro, ma vabbè. Dice che un tizio non lo lascia andare se non pagano 10’000 euro, roba che un qualsiasi sequestratore chiederebbe di più pure per il sequestro di Adriana Volpe“.
Peccato che: “Il fratello ovviamente mette giù il telefono, chiama Ginevra e fa: “Il cazzaro ne ha combinata un’altra“. Chiamano la polizia americana, la polizia americana va nel presunto luogo della consegna del riscatto e trova Lapo con le manette di piume rosa che fa i grattini al suo sequestratore. Lo arrestano per simulazione che come fa notare qualcuno per uno juventino non è poi una grande novità e finisce che il giorno del tacchino, come sempre quando si parla di Lapo, diventa il giorno del pollo“. Insomma la Lapo story condita dalla Lucarelli ha tutto un altro sapore e fa impazzire il web.
Photo Credits Instagram