Benigni e il giallo del jet privato pagato dallo Stato
Perché sono stati spesi 16 mila euro per affittare un Falcon, un jet privato, per portare Roberto Benigni da Ciampino a Bruxelles? Stefania Giannini interrogata dalla Corte dei Conti.
Il comune gli toglie la patente della macchina e lo Stato gli concede la possibilità di viaggiare con un jet privato a costo zero: una vita sicuramente insolita quella del noto comico Roberto Benigni. I fatti risalgono all’8 novembre del 2011, quando l’attuale ministra del Pd (dopo aver abbandonato il partito di Mario Monti) era ancora rettore dell’Università di Perugia. Quando ci furono le cerimonie per i 150 anni dell’unità d’Italia, anche la Giannini, come molti altri rettori, si è prodigata per organizzare un grande evento per festeggiare la ricorrenza. A suo tempo decise di inserirsi nell’organizzazione dell’evento dal titolo “La lingua italiana come fattore di identità e unità” che si tenne a Bruxelles. L’impegno che la ministra si era presa era quello di inviare il comico Roberto Benigni in Belgio per declamare l’Inferno, il Purgatorio e il Paradiso davanti ai deputati dell’Europarlamento. Questa scelta le è costata un po’ cara.