Emilio Fede è accusato di avere “distratto” 1 milione e 110 mila euro da un prestito di Silvio Berlusconi. Per lui, il processo si aprirà il 26 gennaio 2017.
Rinviato a giudizio Emilio Fede, accusato di concorso in bancarotta fraudolenta insieme a Lele Mora (ha già patteggiato 1 anno e 6 mesi) per la vicenda del prestito del 2010 da 2 milioni e 750 mila euro all’ex talent scout da parte dell’ex premier Silvio Berlusconi (che stranamente non è indagato).
L’accusa è di aver “distratto” 1 milione e 110 mila euro dalle somme che Silvio Berlusconi aveva versato a Lele Mora per salvare dal fallimento la ‘Lm management‘, la società con cui per un decennio l’ex agente dei vip ha curato le sorti di molti personaggi poi divenuti famosi. L’ex Cavaliere in questa inchiesta coordinata dal pm di Milano Eugenio Fusco figura nell’inedito ruolo di vittima di un raggiro, il giornalista sarebbe stato l’artefice di una mediazione tra i due, servendosi di “buoni uffici” per ottenere dall’ex premier un prestito da 2 milioni e 750 mila euro, di cui avrebbe intascato poco meno della metà.
Gli inquirenti avevano rintracciato nel 2011 una scrittura privata a testimonianza di quel prestito che sarebbe stato
versato in tre tranche all’allora agente di una ‘scuderia’ di personaggi televisivi: a gennaio, a marzo e a settembre del
2010. Due tranche, dunque, sarebbero arrivate prima della dichiarazione di fallimento della ‘Lm Mangement’ del giugno del 2010 (la procedura era ‘in ballo’ da dicembre 2009). Fede aveva spiegato di aver preso solo 400 mila euro, che era quanto Mora doveva restituirgli per un prestito intercorso tra i due. Il nuovo processo per Fede si aprirà il 27 gennaio. Gli giudici avranno il gravoso compito di stabilire chi mente, dato che Mora e Fede forniscono due versioni dei fatti molto differenti. Come finirà? Solo il tempo potrà dircelo.
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