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Caso Roberta Ragusa: il gup accetta la richiesta del marito

Dopo che la Cassazione aveva respinto il proscioglimento per il marito della donna scomparsa dal gennaio 2012, adesso arrivano nuovi aggiornamenti sul caso…

È stata ammessa la richiesta di rito abbreviato per Antonio Logli, il marito di Roberta Ragusa scomparsa da casa sua la notte tra il 13 e il 14 gennaio 2012 e mai più ritrovata. La richiesta è stata presentata dai difensori di Logli, Roberto Cavani e Saverio Sergimpietri. Il Gup di Pisa, nel corso dell’udienza preliminare, ha già fissato le date delle prossime udienze che si svolgeranno il 2 dicembre per la discussione ed il 21 per le repliche e la sentenza.

Inizialmente il marito ha fatto credere che poteva essersi allontanata da casa di sua sponte. Qualcuno aveva anche detto di averla vista su un taxi. La verità è, che Roberta Ragusa, sposata, madre di due figli adolescenti che amava moltissimo, non aveva nessun motivo per allontanarsi. Se qualcuno probabilmente avesse voluto lasciare la villa con piscina di Gello, nel Pisano, in una frazione di San Giuliano Terme,sarebbe stato il marito: Antonio Logli che, da tempo aveva una relazione con la giovane baby sitter, Sara Calzolaio.

Sara, secondo quanto è stato ricostruito era “insofferente per il fatto che l’amante – lo scrive la Cassazione – non si separasse dalla moglie”. Logli è, dunque, stato imputato per l’omicidio della moglie, date le numerose incongruenze di questa storia che si presenta come un fitto mistero. Lui si è sempre dichiarato innocente, ma oggi è tornato in aula (era stato prosciolto dal gip, ma poi è intervenuta la Cassazione) e su di lui si concentrano una serie impressionante di indizi: erano insieme quella sera, lei aveva compilato la lista della spesa al supermercato dove sarebbe andata il giorno dopo, ma la lista non è stata completata. Perché? Cos’è successo a Roberta? Dove è finita?

Ragusa

Photo Credits: Facebook

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