Continua la lotta del referendum. Benigni cambia idea, Crozza ironizza e mentre i vip si schierano Fiorello non rischia: “Voto forse, non voglio fare la fine di Benigni”.
Si o No? La battaglia continua e ognuno si sente libero di dire la sua. Intanto la maggior parte degli italiani è ancora indeciso. E proprio per questo è iniziata la corsa per accaparrare più voti possibile entro il 4 dicemebre 2016, ormai data ufficiale del referendum. Chi vincerà? Difficile a dirlo. I vip intanto iniziano e schierarsi manifestando le proprie preferenze sul voto. Clamore ha fatto il cambio di idea di Roberto Benigni, che dal no è passato al sì. E mentre il comico Maurizio Crozza pare si sia espresso per il no – dichiarando “L’Italia è spaccata in due sul referendum, quelli che votano Sì e quelli che hanno capito” -, c’è chi ancora è indeciso e chi “Voto forse“, come Fiorello.
Sì perché Fiorello non ha voluto neanche lontamente esprimere la propria preferenza, specialmente alla luce degli ultimi accadimenti che hanno coinvolto Roberto Benigni che dopo aver detto alle Iene “Se vince il No è peggio che Brexit, il giorno dopo gran tristezza e depressione“, è stato attaccato da più fronti. Sì, perché da Benigni nessuno immaginava questa scelta. “Se vince il no il giorno dopo ti immagini? – ha detto Benigni – Il morale va a terra (…) I costituenti stessi hanno auspicato di riformare la seconda parte, poi c’è la maniera di migliorarla, ma se non si parte non è, come qualcuno dice, la riformeremo dopo, non accadrà più“.
Fiorello quindi ha ben pensato di premunirsi ed evitare la gogna mediatica: “In Italia non puoi esprimere serenamente il tuo parere: se dici come voti vieni lapidato come é successo a Benigni, se non lo dici sei un qualunquista. Allora, perché dovrei schierarmi? E poi, a chi può interessare?“. Ha perfettamente ragione a chiedere a chi può interessare, poiché da un certo punto di vista, quello di un vip dovrebbe essere il voto di un italiano qualunque. Cosa cambia? Cambia l’importanza che viene attribuita dalla gente a quel pensiero. Ma per il futuro del proprio Paese la cosa migliore sarebbe prendere una scelta con la propria testa.
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