Arrriva la risposta di Simona Ventura, dopo le dichiarazioni dell’ex marito Stefano Bettarini durante il Grande Fratello Vip. La conduttrice procederà per vie legali…
Tutto accade a partire da una chicchierata tra uomini, in cui Stefano Bettarini ha fatto alcune confessioni piccanti al compagno di reality Clemente Russo. Nella conversazione Bettarini ha svelato alcuni particolari sulla vita privata che coinvolgono la ex moglie Simona Ventura (LEGGI ANCHE: BETTARINI: “HO TRADITO LA VENTURA CON LA MOSETTI, LEI MI HA MESSO LE CORNA CON GORI”. RUSSO: “CHE ZO**OLA” [VIDEO]). Non è mancata la reazione della conduttrice che ha deciso di percorrere le vie legali. A tutela dei propri diritti e di quelli dei propri figli, Simona Ventura ha deciso di coinvolgere i propri legali, poiché “calpestati dalle dichiarazioni gravemente offensive rilasciate da due concorrenti del Grande Fratello Vip, evidentemente espressione del loro pensiero sul ruolo della donna e sulla famiglia“.
Coinvolto in maniera diretta anche Clemente Russo che, come si legge nel comunicato diramato dai legali, “verrà chiamato a rispondere di quanto commesso nelle sedi opportune; quanto a Stefano Bettarini, padre di due dei tre figli di Simona Ventura, ogni commento appare superfluo“. Non finisce qui. Simona Ventura ha intenzione di proteggere la propria famiglia e privacy.
Non mancano riferimenti anche al ruolo svolto dal Grande Fratello Vip nella vicenda. “In ogni caso – si legge ancora nel comunicato –, lascia perplessi che alla casa di produzione del Grande Fratello Vip, responsabile di un programma ripreso da numerose telecamere, sia potuta sfuggire la situazione, visto che c’erano tutti gli strumenti per interrompere immediatamente la diffusione del dialogo offensivo e riprendere altro“. Inoltre si specifica: “Ritornare ancora sull’argomento, anche se in chiave chiarificatrice, aggraverebbe l’accaduto, ferendo un’altra volta i sentimenti e la serenita’ della mia assistita e, soprattutto, dei suoi figli, cosicche’ si confida che dell’episodio si riparli solo nelle sedi giudiziarie opportune”.
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