Indiscrezioni & Social

Mentana e i neologismi 2.0: “Lei è un webete”

Il giornalista e direttore del Tg La7, Enrico Mentana, è diventato la nuova star del web coniando il neologismo “webete”, che ha fatto impazzire tutta la rete.

Il web ha incoronato il suo nuovo Re, il padrone di casa La7 ha fatto impazzire i suoi fan coniando un nuovo neologismo, per “ingiuriare”, un utente biricchino. L’idea arriva sotto forma di risposta al commento di un utente in merito al terremoto nel Centro Italia, lo ha incalzato dicendogli: «Lei è un webete» (web+ebete). Un nuovo termine talmente appropriato per descrivere i detrattori del web, da diventare trend topic su Twitter. in molti hanno provato a spiegarne la provenienza, poi un utente ha cinguettato: «#webete, colui che, già idiota di suo, accende un PC e usa una tastiera» subito seguita da un altro, che su Twitter cinguetta: «Webete è la parola del secolo, Chicco Mentana grazie di esistere».

Ma non è solo questo. Il web ha iniziato una nuova battaglia. far approvare il termine dall’Accademia della Crusca, tanto da inserirlo nel vocabolario italiano, cronologicamente vicino al chiacchieratissimo “petaloso”. C’è da riconoscere, tuttavia, che i meriti non sarebbero tutti del Direttore

Prima di lui, già Umberto Eco aveva antropologicamente determinato l’esistenza di tali “webeti”, senza però chiamarli con un termine preciso: “I social media danno diritto di parola a legioni di imbecilli che prima parlavano solo al bar dopo un bicchiere di vino, senza danneggiare la collettività. Venivano subito messi a tacere, mentre ora hanno lo stesso diritto di parola di un Premio Nobel. È l’invasione degli imbecilli”. Accadde nel 2015 durante una lectio magistralis per la laurea honoris causa in “Comunicazione e Cultura dei media” presso l’Università di Torino. D’altronde si sa, il tempo passa ma la sostanza non cambia: la madre del webete è sempre incinta.

203643333-cb3c3c05-f9bd-4c66-92f5-6c642240a6c5

 

Photo Credits: Twitter

 

Pulsante per tornare all'inizio