Tara Gabrieletto e Cristian Galella: la crisi era una trovata pubblicitaria?
Sia chiaro: noi siamo felicissimi per il ritorno di fiamma fra Tara Gabrieletto e Cristian Galella. Anzi, crediamo che la fiamma non si sia mai spenta, in realtà. Neppure per un istante. Semplicemente i due hanno dovuto fare i conti con incompatibilità caratteriali di un certo peso, il che ha causato una sorta di corto circuito in vista delle nozze. Perché ammettiamolo: con le dovute eccezioni, il matrimonio fa un po’ paura a tutti. E’ un passo bello, importante, ma anche una grande prova da superare. Nonché l’addio alla vita da single, alla propria individualità, per certi versi alla propria libertà. Ed è anche comprensibile che a spaventarsi sia soprattutto l’uomo, cacciatore per natura. In ogni caso, dopo svariate settimane e diverse apparizioni televisive, dopo qualche litro di lacrime “pubbliche” e un’intensa attività sui social media, i due ragazzi si sono riappacificati e hanno deciso di riprovarci. Correggendo il tiro e ripromettendosi di incontrarsi a metà strada. Una parte del merito va senza dubbio a Barbara D’Urso, che è intervenuta tramite le telecamere di Pomeriggio Cinque versando fiumi di parole convincenti. Tutto bene, allora? Tutto bene, dunque. Però… c’è un però. C’è che molti pensano che questa crisi – superata proprio sotto Natale – abbia avuto ben poco di autentico. E sia stata, piuttosto, una trovata pubblicitaria.
Che i diretti interessati non abbiano mai messo in discussione quest’unione. Un dubbio alimentato proprio dalla sovraesposizione mediatica, del frequente introdursi della D’Urso in una questione che avrebbe dovuto restare il più possibile privata. E anche adesso che sono tornati a vivere sotto lo stesso tetto, anziché godersi il loro amore e lasciare il mondo fuori… Non dimenticano mai di pubblicare qualche foto in Rete. Per catturare l’attenzione, per coltivare la popolarità e i consensi, in modo da continuare anche con le remunerative serate nei locali? Dubbi che possono essere legittimi, ci mancherebbe. Tuttavia noi preferiamo credere all’altra versione. A due giovani che sono riusciti a prendersi le rispettive responsabilità e superare un grosso scoglio.
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