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Cose da Vip

Sara Tommasi e Andrea Diprè, “Nel mio privè” è un inno alla cocaina: nessuno interviene?

Non vogliamo fare i moralisti, ci mancherebbe. Non vogliamo sembrare neppure bigotti, retrogradi o cose del genere. Non vogliamo tornare sui soliti discorsi, fare paragoni o sembrare ripetitivi. Però una domanda ci assilla: perché le forze dell’ordine (magari la Polizia postale o chiunque abbia competenza in materia) non fanno nulla dinanzi all’osceno video di Sara Tommasi e Andrea Diprè? Un video che s’intitola Nel mio privè, che è stato pubblicato su Youtube e nel giro di nemmeno un giorno ha superato le quattrocentomila visualizzazioni; un video che inneggia esplicitamente al sesso (e fin qua vabbè..) ma soprattutto all’abuso di droga.

Si tratta immagini grottesche, allucinanti. E le parole della “canzone”, se possibile, sono ancora più inqualificabili: “Polvere bianca che forza mi dai/ quando pippo mi sento Popery/ ballo sul tavolo nuda per te/ striscia la carta e tira con me/ ma che bel match nelle tasche hai un botto di cash/ con questa farina mi sento flash/ mi faccio una botta mi manda in crash“: è la strofa che intona una Sara come al solito fuori di sé. E poi Diprè sniffa dal suo seno, lancia in aria banconote, insieme mimano rapporti sessuali, lei si alza la gonna e mostra le mutande. Ragazzi, qua non è più un gioco. Ognuno è libero di fare della propria vita ciò che vuole, ma superati certi limiti si sconfina in quella altrui. E allora sarebbe necessario intervenire. E allora “qualcuno” dovrebbe intervenire per tutelare il senso della decenza e l’opinione pubblica. Senza contare che il video in questione è visibile a tutti, dunque pure ai minorenni.

Siamo combattuti fra il metterlo in questo pezzo oppure no. Anzi, lo mettiamo nella speranza che finisca sotto gli occhi delle persone giuste. E che venga rimosso al più presto. Che qualcuno intraprenda anche qualche azione nei confronti di Diprè. Non vogliamo essere ripetitivi, no. Non vogliamo ricordare chi è rimasto oltre 2 anni in galera e per quale motivo…

Foto by Youtube

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