Proprio come sua madre. A distanza di tre anni dalla tragica morte di Whitney Houston, anche sua figlia, Bobbi Kristina Brown, è stata trovata in una vasca da bagno priva di sensi. Ora è ricoverata in coma in un ospedale della Georgia. La ventunenne è stata rinvenuta dal marito Nick Gordon ieri mattina nella loro casa di Atlanta. Il primo soccorso è toccato proprio al marito che ha praticato la respirazione bocca a bocca alla moglie. Una volta in ospedale pare che la ragazza abbia ripreso conoscenza, per poi ricadere quasi subito in coma.
A causare il malore potrebbe essere stato un eccesso di farmaci, proprio come era accaduto alla madre nel 2012, morta a causa di un mix letale di antidepressivi e alcol e trovata poi nella vasca da bagno di una camera del Beverly Hills Hotel. Al capezzale di Bobbi è subito accorso il padre, il cantante Bobby Brown. Dalle prime indiscrezioni, amici vicini alla famiglia hanno raccontato che l’unica figlia della coppia Houston-Brown, fosse ancora provata dalla tragica scomparsa della madre e che la visione del film “Whitney”, lo scorso 17 gennaio, non abbia fatto altro che accentuare il dolore. Solo qualche giorno fa, la ragazza aveva scritto su twitter “Mamma mi manchi”.
I rapporti con il padre non pare siano dei migliori. Il rapper Brown non ha mai appoggiato il matrimonio con Nick Gordon, un ragazzo cresciuto come un figlio dalla coppia di cantanti e che poi è convolato a nozze con Bobbi. E non è neanche il primo ricovero per Bobbi Kristina: dalla morte della madre, la giovane è finita in ospedale altre due volte per il sopraggiungere di uno stato di angoscia. Il primo, pochi giorni dopo la scomparsa della Houston, quando Kristina finì al Cedarss Sinai Medical Center. Aveva solo diciotto anni.
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