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Francesco Sole, auto incendiata: “Mi sento male, molto male”

Certe vicende sono davvero incomprensibili. Forse perché la stessa natura umana, a volte, è incomprensibile. L’odio e l’amore non hanno spiegazioni razionali. Ma questa, purtroppo, è una storia d’odio. Per ovvi motivi noi ci occupiamo principalmente di colori rosa, stavolta no. Stavolta scegliamo di parlare del nero. Quel nero frutto della rabbia ingiustificata nei confronti di Francesco Sole. Quel nero che sta invadendo il suo cuore, il volto di sua madre, l’anima di sua sorella. Chi è Francesco? Lui stesso si descrive come “un ventenne italiano del cazzo“. Che però ha sempre avuto dei sogni. E ha deciso di inseguirli con tutte le forze a sua disposizione. Grazie a Youtube e Facebook, grazie a una serie di video casalinghi Sole ha trovato la popolarità. Molta. E’ stato notato, ha condotto un programma e scritto un libro. E’ diventato famoso all’improvviso, sì. Ma succede. Anche troppo spesso, in questo Paese, e anche per motivi ben più friabili. Eppure c’è tanta, tanta gente che detesta Francesco con una rabbia e una veemenza incomprensibile. Gente che gli augura la morte. Che lo insulta. Che insulta sua sorella. Che fa piangere sua madre. Che apre assurde pagine su Facebook contro di lui. Che la mattina del 15 gennaio, all’alba, ha deciso di incendiare la sua macchina.

FRANCESCO SOLE DIFESO DA FRANCESCO FACCHINETTI

E’ Francesco a dare la notizia. Sempre tramite Facebook. Con un lunghissimo messaggio. Uno sfogo colmo di sofferenza. “Sto male, sto molto male“, scrive fra l’altro. E’ smarrito, non sa che fare. Anche perché è poco più che un adolescente. “Un ventenne italiano del cazzo” che vorrebbe soltanto sognare in pace. L’auto è andata in fiamme. L’odio nei suoi confronti continua ad ardere. Chi è che lo odia? Coloro che ritengono sia un raccomandato? Ma quanti raccomandati circolano in Italia? Sono ovunque, a qualsiasi livello, soprattutto nel mondo dello spettacolo. E poi ci sono i poveracci. Gli invidiosi. I frustrati. Che facendo esplodere quel veicolo probabilmente si sono sentiti bene. Meglio. Ma non sanno che Francesco troverà la forza di continuare a sognare, nonostante tutto. Loro, invece, non sanno neppure esistere.

Foto by Facebook

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