Marco Baldini risponde: “Col gioco d’azzardo ho smesso nel 2009”
E alla fine Marco Baldini ha deciso di parlare. Di spiegare i motivi che l’hanno spinto a lasciare Fiorello e Fuoriprogramma. Rispondere alle tante critiche che gli sono piovute addosso. Come in altre occasioni, Baldini ha scelto i social media per scrivere un lungo – e amaro – messaggio chiarificatore. Ha esordito ringraziando la moglie Stefania che, nonostante la loro separazione, continua a difenderlo a spada tratta. Poi è subito giunto al nodo della questione: “in tutti i giornali ho letto che io sarei nei guai ancora a causa del gioco. Non ci sto più a questo gioco, scusate il gioco (e tre) di parole. Ho abbandonato l’attività ‘ludica’ nel 2009 e magari questa situazione è sicuramente imparentata con errori passati dovuti al mio vizio ma stavolta i motivi veri sono diversi“. E quali sono, stavolta, i motivi?
Quando aveva quasi finito di pagare tutti i suoi enormi debiti, continua, ha perso il lavoro e non se l’è sentita di abbandonare le persone che contavano su di lui. Tuttavia “la mancanza di introiti e l’esborso continuo a queste persone mi ha ricacciato nel baratro ma questo non mi ha fatto perdere d’animo e ho continuato a lottare finché ho potuto“. Il fatto di aver comunque perso credibilità, la crisi, i tanti amici che gli hanno voltato le spalle (“e che ho mantenuto a lungo quando circolavano i soldi“) e la disperazione dei creditori lo hanno infine spinto alla resa “perché era diventato impossibile ricavarmi un po di tempo per fare degnamente il mio lavoro“. Descrive le sue giornate come infernali, Marco: “sfido tutti voi a fare un mese della mia vita è cioè lavorare almeno in tre quattro posti diversi, ricevere 150 telefonate al giorno dormire tre quattro ore per notte e mantenere la freddezza per sperare in un futuro migliore. Io questa vita la sto facendo da tre anni“.
Però no, non è malato. E non vuole essere definito tale. Ricorda inoltre che nel 2009 ha devoluto il premio di centomila euro conquistato con la vincita a La fattoria all’Aquila nonostante avesse un gran bisogno di quel denaro. Dice che il male peggiore gliel’hanno fatto quelle persone che avrebbero potuto aiutarlo e non solo non l’hanno fatto, per quanto “mi hanno fatto cattiva pubblicità precludendomi altre possibili soluzioni“. Infine si rivolge “a tutti i moralisti e ipocriti che puntano il dito. Si è vero, c’è chi ha tre figli ed è stato licenziato ma c’è anche chi guadagna 10 milioni all’anno e se ne fotte del prossimo e allora cercate di fare una media“. E invita a ricordare che certe cose potrebbero capitare a chiunque… Ma ne siamo proprio sicuri?
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