Da qualche giorno si parla del divorzio fra Valeria Marini e l’imprenditore siciliano Giovanni Cottone. Un addio che arriva a un anno dal sontuoso matrimonio – celebrato il 5 maggio 2013 nella basilica romana dell’Ara Coeli, al cospetto di 700 invitati e fra grandi effetti speciali – e dopo cinque anni di fidanzamento. Ovviamente, la curiosità generale si è focalizzata sul motivo che ha condotto alla rottura. Di ipotesi ne sono circolate tante, secondo il sito Dagospia c’è di mezzo un grosso problema finanziario di Cottone legato alla Banca di Legnano; secondo altri, invece, la Valeria nazionale ha perso la testa per Antonio Brosio, ex corteggiatore di Uomini e Donne decisamente più giovane di lei.
I due coniugi, finora, hanno mantenuto un silenzio assoluto sulla vicenda. Finora. Poi Il Corriere della Sera è riuscito a strappare alla Marini qualche frase, durante una brevissima telefonata: “Non dovete credere – si è limitata a dire – al gossip di questi giorni. È stata una scelta molto difficile, ci ho pensato a lungo e ho sofferto molto. Ma abbiamo trovato un accordo nel rispetto di quello che abbiamo condiviso“.
Eccola, Valeria, con tutta la sua grinta. Con quel riserbo che la contraddistingue da sempre nonostante la sua immagine felliniana. Eccola pronta, ancora una volta, a difendere la propria vita privata con le unghie e con i denti. Con tutta se stessa. E chi aspettava parole di rabbia nei confronti del quasi ex marito… Beh, è rimasto deluso. Rimarrà deluso. Perché, ovunque stia la verità, lei non getterà mai fango sull’uomo che ha amato e che forse ama ancora.
“Ha cercato la favola dove non c’era…“, dice una sua amica. E adesso deve continuare a fare i conti con un dolore che si fa spazio prepotentemente fra i lustrini e le paillettes. E questo è il messaggio apparso poche ore fa sulla sua pagina Facebook (coraggio, Valeria!):
