Per Flavio Parenti si tratta sicuramente di un periodo fortunato. Dal punto di vista lavorativo sta ricevendo sempre più consensi, tanto che Rai Fiction l’ha scelto come protagonista di molte serie andate in onda nell’ultimo anno sulla Rete Ammiraglia: Un matrimonio insieme a Micaela Ramazzotti, Un medico in famiglia 9 (leggi il riassunto della settima puntata su Velvet Cinema) ed il film tv Un marito di troppo con Cristiana Capotondi. E anche dal punto di vista sentimentale procede tutto a gonfie vele. L’attore e regista è felicemente fidanzato da cinque anni con la collega Eleonora Albrecht e non ha nessun problema a farsi vedere in giro con lei oppure a parlare della loro relazione.
E’ stato un vero e proprio colpo di fulmine: si sono incontrati a Roma alla proiezione di un cortometraggio e Flavio ha cercato una scusa per avvicinarsi per passare poi con lei tutto il resto della serata: “Appena l’ho vista sono rimasto folgorato – ha ammesso qualche tempo fa attraverso le pagine di Tv Mia – Da quel momento non ci siamo più lasciati”. Una storia davvero importante, visto che pochi mesi dopo i due sono andati subito a convivere. In tutto questo tempo però la loro relazione non è stata sempre idilliaca. Hanno passato dei brutti momenti in cui hanno rischiato di allontanarsi, ma alla fine il loro amore è stato più forte di tutto: “E siamo ancora qui – ha continuato Parenti – Insomma, so che Eleonora è la donna della mia vita e non mi serve una cerimonia per dimostrarlo”.
Il matrimonio ed i figli ancora non sono nei loro piani, anche se Flavio non esclude un futuro da bravo papà: “Non è ancora il momento giusto. Eleonora è troppo giovane, ha solo ventotto anni (lui ne ha trentaquattro, ndr), e poi entrambi adesso vogliamo concentrarci soprattutto sulla nostra carriera“. Vivere con lui non è affatto semplice e lo ha confessato qualche settimana fa in un’intervista Vanity Fair: quando ha dovuto interpretare il figlio schizofrenico di Einstein nel film tv diretto da Liliana Cavani è entrato addirittura in una fase di autismo nella quale non parlava con nessuno. Fortunatamente Eleonora fa il suo stesso lavoro e perciò riesce molto spesso a capire il suo stato d’animo e il modo coinvolgente in cui concepisce la recitazione. E’ la sua anima gemella.
Foto by Mario Cartelli/LaPresse