Alessandro Preziosi si sposa con Greta Carandini?
Alessandro Preziosi sta per tornare in tv: il 18 e 19 marzo andrà in onda in prima serata su Raiuno la miniserie Per amore del mio popolo in cui interpreta Don Peppe Diana, il prete che lottava contro la camorra e che fu ucciso il 19 marzo 1994 a Casal di Principe. Fino alla fine del mese, inoltre, Alessandro sarà in scena al Teatro Vascello di Roma con il monologo Cyrano sulla Luna. Un’agenda piena, dunque. Un periodo molto positivo. Non solo dal punto di vista professionale, ma anche per quanto riguarda la vita privata: prosegue a gonfie vele, infatti, la storia con la 24enne Greta Caradini (lui, di anni, invece ne ha quasi 41), figlia del celebre archeologo Andrea. E dalle pagine del settimanale Vanity Fair l’attore napoletano parla di “un amore importante”.
Per Greta scrive persino poesie, lei è la sua musa ispiratrice in tutti i sensi: “Mi ritengo fortunato – dice – ad averla incontrata. Non è scontato saper riconoscere il sottotraccia che conta, e bisognerebbe imparare a proteggere e curare ciò a cui tieni. A lei non piace che parli di lei, è molto riservata“. Preziosi, fondamentalmente, è un uomo romantico. Un uomo che crede nell’amore eterno: “Come fai – è il suo ragionamento – a stare con qualcuno se non pensi che quell’amore sia eterno? Purtroppo, aveva ragione Troisi quando diceva che l’uomo e la donna sono le persone meno adatte a sposarsi“. Ah, quindi esclude a priori l’idea di farsi infilare la fede al dito? Ma no.
“Il matrimonio – continua Alessandro – è la cosa più concreta per due persone che decidono di trascorrere insieme tutta la vita, e mi piace anche la convivenza. La storia che la lontananza aiuta l’amore a durare più a lungo mi sembra un’invenzione“. A questo proposito, non gli dispiacerebbe prendersi una piccola pausa dal suo mestiere d’attore per “approfondire la mia vita paterna (ha una figlia, Elena, nata dalla relazione con la collega Vittoria Puccini), di fidanzato, mi piacerebbe avere una quotidianità più regolare. Giro così tanto che mi manca la mia casa“. Qua finisce che lo vedremo presto all’altare, altro che…
Gian Mattia D’Alberto / lapresse