I problemi tecnici e la minaccia di due lavoratori di buttarsi dalla galleria non hanno fatto partire con il piede giusto la prima serata del Festival di Sanremo 2014 (leggi il resoconto su Velvet Music). Poi però sono arrivati lo spettacolo vero e la musica e tutto è cambiato. Oltre alle esibizioni dei sette artisti in gara, c’è stato un’ospite speciale ad intrattenere il pubblico dell’Ariston: Laetitia Casta. Per l’attrice francese si è trattato di un grande ritorno, visto che ha partecipato all’edizione del 1999 nelle vesti di valletta a fianco di Fabio Fazio (guarda caso). Mentre in quell’occasione Laetitia è stata molto criticata perché parlava poco italiano, ora ha dimostrato di essere cresciuta e di essere una donna diversa e disinvolta (anche perché nella prima partecipazione aveva solo ventun’anni). In un clima d’avanspettacolo la Casta ha ballato e cantato con molta energia. Ed è stato solo questo a salvarla, visto che l’esibizione non è risultata delle migliori.
“Apprezziamo la buona volontà e la bellezza di Laetitia #Casta ma la resa musicale non è sta degna del ricordo di Sordi e Vitti”, “Laetitia Casta che scimmiotta una grandissima come Monica Vitti no.. non ci sto, non è possibile… no”, si legge in Rete. Si è impegnata, questo bisogna da dirlo. Ha provato per giorni e giorni senza fermarsi un attimo (e senza nemmeno rilasciare interviste, tanto da essere stata etichettata come la cafona). “Mi piace e mi diverte essere qui perché ballo e canto, ed è una cosa che non ho mai fatto“, ha dichiarato in conferenza stampa. Ce ne siamo accorti. L’agitazione sicuramente era tanta. Prima ha cantato Meraviglioso di Domenico Modugno e poi “ma ‘ndo vai, se la banana non ce l’hai“ come Monica Vitti in Polvere di Stelle con tanto di coreografia.
La sua bellezza però non si discute. Nonostante c’è ci abbia criticato i suoi denti e qualche chiletto di troppo, Laetitia resta una di quelle poche donne in grado di incantare con un solo guardo: “Laetitia Casta è unica, forse un nuovo modello femminile“, si legge su La Stampa. Anche il suo abito però è stato bocciato (leggi le pagelle su Velvet Style). La prossima volta – magari tra altri quindici anni – andrà meglio?
Foto by LaPresse/Spada
