Carlo Conti papà: in clinica per far visita a Francesca e Matteo [FOTO]
Nella notte tra il 7 e l’8 febbraio Carlo Conti è diventato papà per la prima volta: la moglie Francesca Vaccaro – costumista alla Rai – ha dato alla luce un bel maschietto di nome Matteo. E adesso ecco arrivare le prime foto che testimoniano la somma felicità del conduttore; i paparazzi l’hanno sorpreso all’uscita della clinica privata fiorentina Donatello in cui è avvenuto il parto. Conti comincia la sua nuova vita e appena possibile va a trovare la sua bella famigliola. La donna della sua vita e il maschietto che amerà e proteggerà da qui a un tempo indeterminato.
Alla vita degli obiettivi fotografici Carlo non si è affatto infastidito, anzi: da gentiluomo qual è – perché lui è un vero gentiluomo – ha regalato loro un sorriso e fatto un cenno di saluto. Poi è scomparso all’interno della struttura. Ancora non ha rilasciato alcuna dichiarazione ufficiale, anche se l’espressione del suo viso è più eloquente e significativa di qualsiasi parola. In compenso, di parole ne hanno scritte i suoi amici e colleghi più cari fra cui Giorgio Panariello, Leonardo Pieraccioni e Gerry Scotti: tutti pronti a esprimere un affetto così sincero da essere quasi tangibile.
La paternità era uno dei grandi sogni di Carlo Conti. L’ha realizzato forse un po’ in ritardo, a 54 anni, ma l’importante adesso è poter stringere fra le braccia Matteo. E crescerlo con la compagna che sa stare al suo fianco con amore e discrezione. I due si sono sposati nel giugno 2012, è stata una storia lunga e non priva di qualche momento buio. Si sono fidanzati molto tempo fa, ma poi le loro strade hanno preso direzioni opposte e Conti ha vissuto un’altra relazione con la valletta Roberta Morise. Ma quell’amore, evidentemente, non ha mai smesso di albergare nel suo animo. Poco dopo la rottura con Roberta, dunque, Conti ha ripreso a frequentare Francesca. Con una crescente voglia di costruire il futuro insieme a lei. Così è stato, così è. E così sarà, con il piccolo Matteo a rendere ancora più ricco questo microcosmo privato.
Foto Matteo Bovo – LaPresse