Uomini e Donne, Nicole Biondi e Camillo Agnello: storia già al capolinea
E’ già finita la prima storia d’amore nata durante questa edizione di Uomini e Donne: Nicole Biondi e Camillo Agnello si sono lasciati. Entrambi hanno partecipato alla trasmissione di Maria De Filippi in quanto corteggiatori, lei di Aldo Palmeri e lui di Anna Munafò. La scintilla è scoccata dopo la decisione di lasciare il programma: una serata al Just Cavalli di Milano ha fatto da cornice al loro primo bacio. Nicole e Camillo poi hanno dato l’annuncio della loro storia attraverso le loro rispettive pagine Facebook a metà dicembre. Dopo neanche un mese però la relazione è arrivata al capolinea. L’inizio del 2014 non è stato fortunato per la coppia. Dopo aver passato le vacanze di Natale insieme, hanno preso due strade diverse. “Storia e capitolo chiuso. New life“, scrive lei sul suo profilo.
I due non sembrano avere molta voglia di parlare di questa situazione. Anche perché lui non sa nemmeno bene il perché si siano lasciati: “Io non so darvi una risposta… Non l’ho capito neppure io. Avrà avuto le sue buone ragioni”, scrive su Facebook. Insomma, pare che sia stata Niky a prendere la decisione di rompere. A chi però insinua ci sia un altro uomo nella sua vita, risponde prontamente: “Sto benissimo, tranquilla e rilassata. Non sto pensando a nessuno se non a me“. Nessun tradimento. Forse per lei è solo un momento delicato e ha voglia di passarlo in solitudine, anche se è certa della sua decisione e non vuole tornare assolutamente indietro sui suoi passi.
Camillo non rimpiange nulla perché è stato sempre se stesso: “In questo breve rapporto ho cercato di non risparmiarmi in nulla – aggiunge sul suo profilo – Nella vita ho imparato a dare importanza ai fatti. Non a messaggio e parole. Contano solo i fatti. Se quelli vengono a mancare allora state sicuri che qualcosa non va”. Le critiche sulle rispettive pagine ufficiali non mancano: “Vedo che siete durati molto assieme…”, “Nemmeno due settimane e finisce?”, “Serate serate serate per farvi vedere e basta”, “Siete vuoti. Tristezza totale”. Siamo sicuri che non ci ripenseranno?
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