Federico Zampaglione drogato in un locale romano? La smentita

E’ accaduto qualcosa di strano sulla pagina Facebook ufficiale dei Tiromancino. Una pagina spesso utilizzata personalmente dal leader della band, Federico Zampaglione, per comunicare coi suoi numerosi fan. Dunque: nel tardo pomeriggio di ieri, 2 gennaio, è apparso il seguente messaggio:

Zampaglione, dunque, sarebbe stato drogato da due ignote fanciulle in un locale di Roma (città in cui è nato e in cui vive, che dunque conosce bene) e poi condotto in salvo – diciamo così – dalla compagna Claudia Gerini. Il suddetto racconto, come prevedibile, ha acceso lo stupore generale. E suscitato anche un’abbondante dose di critiche miste a battutine sarcastiche da parte degli internauti. A un tratto, è sparito. Cancellato. Annullato. Qualcuno ha pensato che Federico si fosse pentito, forse per le reazioni eccessive. Invece no: è bastato attendere un altro po’ per vedere apparire un nuovo post. Eccolo:

Ah, ecco. Quindi si è trattato semplicemente di una burla. Non tutti, però, sono convinti: “Eccezionale st’amico tuo scrive tale e quale a te!“, ha commentato una follower di Zampaglione. E di interventi simili ce ne sono diversi: “niente niente sei ancora narcotizzato?!?“, “se..se..vabbè…famo finta de credece…“, “Federico, Federico, Federico!!!!“, “Camin vattin…“. Tanti altri, invece, hanno subito “assolto” l’artista invitandolo a gestire con maggiore attenzione sia l’Ipad che le amicizie: “Ahahahaha embè era tutto troppo assurdo!!“, “Letta… sembrava, in effetti, un episodio assurdo…“, “Un po’ invidiosetto ma simpatico… Fede guardati le spalle e l’i pad…“, “Un inizio di anno surreale. Dai come vedi alcuni di noi si erano pure preoccupati… grande Fede“, “per fortuna che l’ha tolto altrimenti ti ritrovavi barbara d’urso fuori la porta… muahahahah… già immagino la proverbiale faccetta che ti avrebbe riservato a pomeriggio 5 mentre raccontavi la tua “drammatica esperienza” ahahahahahah..“. Un margine di dubbio, comunque, è anche legittimo conservarlo…

Foto by Kikapress/Facebook