Ci siamo: sabato 7 dicembre andrà in onda in prima serata su Raiuno la finale di Ballando con le Stelle. Il programma condotto da Milly Carlucci è stato una conferma in termini di audience, ancora una volta il pubblico televisivo italiano ha apprezzato il format e si è appassionata alla gara condotta a colpi di danza dai vip e dai rispettivi maestri. Lo scontro decisivo vedrà in campo Lorenzo Flaherty con Natalia Titova, Elisa Di Francisca con Raimondo Todaro, Francesca Testasecca con Stefano Oradei, Amaurys Perez con Veera Kinnunen, Lea T con Simone Di Pasquale e Roberto Farnesi con Samanta Togni.
Sì, anche il bel Farnesi è riuscito ad arrivare fino in fondo, nonostante – come lui stesso ha ammesso più volte – non sia particolarmente portato per il ballo. E nonostante le sue performance appaiano meno “spettacolari” – diciamo così – rispetto a quelle di altri concorrenti. Insomma, non sono mancati lievi moti di disapprovazione per tale risultato. E allora lui, che da sempre ama parlare chiaro e di certo non si nasconde dietro un dito, ha deciso di replicare ufficialmente scrivendo un lungo messaggio sul suo profilo Twitter (aperto da poco): “Ho letto e ascolto molte critiche in questi giorni – esordisce l’attore toscano, andando dritto al sodo – rispetto al mio passaggio in finale. E’ doveroso verso chi mi ha sostenuto esprimere la mia personale opinione“.
“Ballando con le stelle – continua Farnesi – è un programma pulito, onesto, realizzato da bravissimi professionisti, ma è anche uno show televisivo dove attori, sportivo, cantanti etc si cimentano in una gara di ballo fra principianti, non tra ballerini professionisti; ed esiste, come ogni programma televisivo, grazie al pubblico che in questo caso esprime le proprie preferenze attraverso il televoto, che ha pertanto un’importanza fondamentale in questo contesto“.
Il concetto è chiaro quanto inattaccabile: “Sono arrivato in finale perché VOI l’avete voluto“. E tutto il resto è secondario. Tutto il resto è solo chiacchiera… Condita con un pizzico d’invidia, forse.
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