In principio erano le modelle. Belle, alte, sinuose, prestavano i propri volti per gli spot in tv: simili ingaggi avevano grande importanza per loro e rappresentavano senza dubbio un bel traguardo (oltre che una bella soddisfazione). Da qualche tempo non è più così. Già, perché da qualche tempo molte pubblicità hanno come protagonisti i personaggi dello spettacolo: basti pensare a Fiordaliso, che sponsorizza un noto prodotto dimagrante; ad Enrico Brignano, che assapora una marca di caffè. Oppure a Sabrina Ferilli, testimonial di un affermato brand di divani, oppure a Luciana Littizzetto e Chiara Galiazzo che sono state ingaggiate da due importanti compagnie telefoniche. E le modelle? Hanno deciso di dare il via a una battaglia nel tentativo di riprendersi quei posti.
Il loro portavoce in tale vicenda è Guido Dolci, presidente di Assem (associazione di categoria delle agenzie di moda) e a capo della multinazionale Major Models: “Molti testimonial – ha dichiarato nel corso talk show tv “KlausCondicio”, condotto da Klaus Davi e in onda su YouTube – non sono testimonial, ma sono messi lì con qualche ‘barbatrucco’ perché comunque piacciono a qualcuno, vengono spinti da qualcuno. Molte volte vengono spinti da ordini dall’alto. Se una rete tv ha già contrattualizzato degli artisti, ha promesso loro dei soldi, allora deve darglieli e quindi li butta dentro in televendite, telepromozioni ecc“. Raccomandazioni allo stato puro, insomma. “Io – ha continuato Dolci – ho assistito molte volte a programmi tv in cui sapevo benissimo che il soggetto A andava bene e invece hanno confermato il soggetto B perché era in scadenza di contratto, anche se non aveva fatto quello che loro pensavano facesse. Si deve capire che non ci sono ‘barbatrucchi’ diversi o aiuti relativi a qualche sfera che non sia legata a quella professionale. Molte volte succede che uno ha un contratto di rete. Se nel contratto devi fargli fare 10 programmi televisivi e non lo fai, paghi pegno“.
Soltanto una star si salva dalla “condanna”: Laura Pausini. Dolci, infatti, esprime massima approvazione circa la scelta del governatore dell’Emilia Romagna Vasco Errani, che ha scelto la Pausini come ambasciatrice della regione nel mondo: “Mi sta bene – dice Dolci – E’ un’artista. Se uno è bravo, riesce a creare enfasi, a dare un valore aggiunto, e quindi mi sta bene. E’ chiaro che se prendo la Pausini, grande cantante, per fare da testimonial, vuol dire che volevo proprio lei e di certo non fa concorrenza alle modelle. Il problema è che molte volte si prendono dei testimonial che non sono dei testimonial. Meglio puntare su artisti professionisti che su volti televisivi presi a casaccio“.
Foto by Kikapress
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