Attilio Fontana: “Amo cantare e recitare, ma vi prego… Non fatemi ballare!”
Autore, cantautore, musicista, attore, compositore… E ora anche imitatore. Attilio Fontana è un ragazzo dalle mille risorse. Dagli anni Novanta ad oggi di acqua sotto i ponti ne è passata. Ha iniziato nel mondo dello spettacolo come attore di fotoromanzi. Di certo il fascino non gli manca. Ha incantato migliaia di fan dai tempi de I ragazzi italiani fino ad oggi. Non ha mai smesso di sognare e di credere nei suoi progetti: la musica e la recitazione. Più di dieci album all’attivo, numerose partecipazioni a fiction di successo, film e spettacoli teatrali. Versatile e sempre in movimento. E’ anche il produttore artistico dell’ultimo album di Ilaria Porceddu (leggi l’intervista su Velvet Music), sua compagna. Insieme nel lavoro e nella vita. Una coppia riservata che non ama apparire per forza insieme davanti ai riflettori o agli obiettivi dei fotografi.
Lui è reduce dall’esperienza di Tale e Quale show. Nel corso delle puntate ha stupito i giurati della trasmissione e tutto il pubblico di Rai Uno con imitazioni incredibili. Durante la sua performance nei panni di Lucio Battisti, Loretta Goggi e Christian De Sica si sono guardati negli occhi come per dire: “Non è possibile. E’ uguale“. E così la sua bravura lo ha portato addirittura a vincere questa terza edizione, sbaragliando completamente la concorrenza. Ora però mancano ancora due puntate extra del programma con il ritorno dei personaggi più bravi delle passate edizioni. La gara ancora non è finita qua…
Com’è stata quest’esperienza?
E’ andata benissimo. Proprio una bella avventura artistica e umana. Sicuramente alla fine del programma avrò un po’ di nostalgia. Sarà come una spada nel cuore.
E il rapporto con i tuoi compagni?
Di tempo ne è passato. Dopo dieci puntate leghi un po’ con tutti. Chi prima, chi dopo. Li metto sullo stesso piano. Siamo diventati una vera e propria famiglia.
Chi ti è piaciuto di più?
Sono stati tutti bravissimi. Le due rivelazioni sicuramente sono state Kaspar Capparoni e Fabrizio Frizzi. Anche Clizia Fornasier ha raggiunto un livello molto alto, ma tutti quanti si sono impegnati fino in fondo.
E’ stato difficile per te imitare alcuni personaggi?
Certo… Sempre! Quei grandi artisti hanno costruito le loro personalità per una vita intera e quindi fare una caricatura è molto difficile. Bisogna rubare l’anima. Ho sempre cercato di rendere omaggio a queste celebrità e non solo con lo scopo di far divertire il pubblico a casa.
Il personaggio che hai preferito?
Con Ornella Vanoni ho stupito tutti i miei amici. I comici la imitano sempre in maniera grottesca, mentre io ho voluto tirare fuori la sua malinconia. Sicuramente Rino Gaetano e Lucio Battisti sono quelli più vicini al mio cuore.
Quello che non avresti voluto fare?
Ho avuto molte difficoltà nell’interpretare Francesco De Gregori. Pensavo che non ci sarei mai riuscito. Ho fatto un grande lavoro e sono stato contento del risultato.
E tu come ti sei avvicinato al mondo dello spettacolo?
Vengo da una famiglia di musicisti quindi da adolescente ho fatto parte di alcune rock band. Poi ho studiato recitazione, canto e molto altro ancora. Il segreto è non mollare mai.
Ti senti più compositore, cantante, attore…?
Io continuo per la mia strada. In America tutti fanno tutto, mentre nel nostro Paese bisogna avere un’etichetta. Io faccio quello che voglio. In passato c’è chi mi ha voluto mettere delle gabbie. Se sei un bravo attore e un bravo cantante non puoi fare tutte e due le cose. Ma chi l’ha detto?
Invece a ballare come te la cavi?
Sono completamente negato! Questo è il mio limite più grande. Non riesco proprio a capire questo linguaggio. Quando sono stato il protagonista del musical Il Pianeta Proibito con Lorella Cuccarini e dovevo ballare, Luca Tommassini ha detto che si divertiva un sacco a vedermi danzare. E detto da uno dei più grandi coreografi del mondo…
Un tuo pregio e un tuo difetto?
Un aggettivo che vale per tutti e due: sono sensibile. Riesco a sentire e innamorarmi di tutto, ma alla fine sono sempre allo scoperto e quello che soffre di più.
E come va la storia con Ilaria?
Va benissimo. Lavoriamo entrambi, anche insieme, per questo come coppia abbiamo poco tempo, ma condividiamo tutto.
Quindi lavorare con il partner non crea problemi anche nella coppia?
Nel nostro caso non ci sono scontri, però capisco bene che bisogna stare molto attenti. Non si può competere. Si deve amare l’altro anche dal punto di vista artistico senza lottare per essere il più bravo.
Quando Carlo Conti ha salutato Ilaria in diretta hai fatto una faccia…
Vorrei smentire quello che hanno scritto molti giornali. E’ ovvio che mi abbia fatto piacere questa cosa. Tra l’altro dietro le quinte Carlo mi aveva anche chiesto se poteva farlo o meno e gli avevo detto che non c’erano problemi. Solo che era appena finita la mia esibizione quindi mi trovavo in un altro mondo ed ero semplicemente spaesato dall’atmosfera e non dal suo gesto. Certo, mi sono sentito un po’ in imbarazzo, ma è stato un momento carino.
Com’è il tuo rapporto con le fan?
Bellissimo. Oggi ho ritrovato le fan de I ragazzi italiani che ormai sono diventate della mamme e poi ne ho di nuove. Uso i social per parlare con tutti. Solitamente rispondo a chiunque mi scriva anche se in questo periodo ho avuto meno tempo. Da quando sono a Tale e Quale show poi la mia pagina ha avuto un boom di fan: da tremila a quasi novemila.
Cosa c’è nel tuo futuro?
Un disco bellissimo. Non lo dico mai, ma questa volta non ne posso fare a meno. Non so quando uscirà perché ancora devo finire le ultime cose: suonerà come un vinile. Poi dal 17 al 22 dicembre sarò a teatro con lo spettacolo La vera storia di Joe Strimpelli & Gigi Vinile.
Una domanda che non ti hanno mai fatto in un’intervista?
Forse il fatto di approfondire alcuni aspetti umani, ma anche tecnici del lavoro. Mi colpiscono le domande sulle piccole cose.
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