Oggi, 31 ottobre, Linus ha fatto una sorta di “spaventoso” outing sul suo blog: “Se c’è una cosa che non ho mai capito è il successo degli zombie nel cinema o nelle serie televisive. Non è questione di mancanza di fantasia, sono riuscito persino ad appassionarmi ad Alien vs Predator, ma è dai tempi di Thriller di Michael Jackson che mi chiedo cosa c’è di così ‘scary’ in uno che cammina con la testa di lato e trascinando i piedi“. Per un bel po’lui ha pensato che fossero “un’icona di quel periodo“, abitanti di “un mondo fatto di effetti speciali primitivi“; poi, però, sono venute fuori pellicole e serie tv come The Walking Dead e World War Z, “e allora – conclude Linus nel suo messaggio – mi sono adeguato“. In che modo? Diventando uno zombie. Insieme ad altri 9 volti di Radio Deeejay. Il risultato è decisamente degno di nota:
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The Walking Deejay, tutti con sguardi vitrei e occhiaie profonde (poveretti, chissà da quanto tempo non prendono pace…). Linus ha sul collo il buco di una pallottola e dalla bocca gli cola del sangue, Albertino guarda minaccioso verso l’obiettivo e l’istinto è quello di darsela a gambe nel più breve tempo possibile. Nicola Savino s’è beccato un colpo di pistola in fronte e ha le labbra completamente spaccate, anche Fabio Volo è messo maluccio ma si sa: lui sa sempre trovare il lato positivo di ogni faccenda.
Nikki stringe un cuore umano fra le mani e pare l’abbia scambiato per una merendina, La Pina ha la sua inconfondibile chioma bionda – perfettamente in ordine nonostante la violenta colluttazione da cui è reduce – e due canini più affilati di quelli di un gatto, Platinette conserva uno sguardo languido e manda un lieve bacio e chi vorrà… riportarla in vita. Veramente mostruosi, questi deejay. E Linus ha fatto bene ad adeguarsi: quel pallore gli dona parecchio…
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