Si pensava che la questione fosse nata e morta allora, cioè nel 2010, sia pur con un nutrito contorno di polemica. E invece no: l’ex Miss Lazio Alessia Mancini ha querelato Selvaggia Lucarelli per diffamazione e adesso tocca la giudice l’ultima parola. Ma facciamo un passo indietro. La Mancini ha partecipato alla settantunesima edizione di Miss Italia con il numero 53; si aggiudicò, appunto, la fascia di Miss Lazio ma scoppiò a piangere in diretta perché si stavano diffondendo a macchia d’olio alcuni rumors circa la sua reale identità sessuale.
Rumors alimentati proprio da quanto pubblicato sul blog della Lucarelli: “La voce è più che insistente e io ve la spiffero in assoluta anteprima: la storia che a Miss Italia ci sarebbe una concorrente trans in effetti pare sia vera. E il nome che gira è quello della numero 53, Alessia Mancini (omonima della nota showgirl), una tizia la cui altezza desta già qualche sospetto: è alta 1,84. La ragazza è operata, ha cambiato il suo nome all’anagrafe ed è stata eletta Miss Lazio il 23 agosto“. Apriti cielo.
Puntuale è arrivata la smentita della ragazza: “Ci sono persone cattive e invidiose che vanno a caccia di gossip e diffondono cose totalmente inventate. Non sono un trans, non ho niente contro di loro, ma non sono una di loro. Queste voci mi hanno amareggiata ma è stato un momento“. Selvaggia, però, non è arretrata di un solo passo anzi ha ribadito il concetto, anche invitando indirettamente la Mancini a sdrammatizzare. E – perché no? – volgere la questione a suo favore: “dopo tutto ‘sto clamore stasera avrà tutti gli occhi puntati addosso e anziché magari uscire alla prima selezione, avrà il suo momento di gloria. La gente da casa la voterà pure per consolarla delle maldicenze subite“.
Invece la miss è stata eliminata. E ha pensato bene di querelare la Lucarelli. La faccenda è così finita in tribunale, come riporta anche Il Messaggero, e il prossimo maggio ci sarà una nuova udienza nel corso della quale Alessia fornirà la sua versione dei fatti assistita dal legale Maurizio Carpino.
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