
Valeria Marini è finita in Tribunale. A quanto pare si è presentata sul banco degli imputati per difendersi dall’accusa di appropriazione di alcuni beni del suo ex collaboratore Manuel Pirino. I due si sono conosciuti nell’estate del 2009: l’uomo ha una boutique in piazzetta a Porto Cervo e l’attrice gli ha offerto una collaborazione. Però, a quanto riporta La Repubblica, dopo averlo licenziato in tronco, non gli avrebbe più restituito i suoi gioielli (una coppia di gemelli e due bracciali in oro bianco con diamanti e smeraldi), alcuni capi d’abbigliamento e degli accessori griffati, stimati per un totale di centosettantamila euro. Pirino e altri collaboratori hanno vissuto nell’appartamento della showgirl in Piazza di Spagna per cinque mesi fino al gennaio di tre anni fa. Infatti la denuncia del gioielliere è già partita nel marzo del 2010 dopo aver aspettato due mesi invano di recuperare i suoi beni.
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La Marini ieri, 24 ottobre, si è presentata in aula e ha dichiarato al pm Giovanni Nostro che quei gioielli in casa sua non ci sono mai stati e che tutto quello che doveva rendere a Pirino già gliel’ha fatto recapitare. Il legale dell’accusa, Emilio Battaglia, afferma che ancora oggi il suo assistito avrebbe ricevuto solo una parte di quello che teneva a casa di Valeria e che ha provato in tutti i modi possibili ad avere indietro le sue cose: “Personalmente, telefonicamente e anche a mezzo mail, anche all’ufficio, nel suo studio che conosco molto bene perché frequentavo quotidianamente. Inoltre ho fornito l’indirizzo, di cui erano ben consapevoli perché avevo sottoscritto un contratto di collaborazione”. La versione di Valeria è completamente diversa e a quanto dice la sua collaboratrice Stefania Giolitti le cose da restituire a Pirino sono state fatte recapitare tutte e adesso partirà una denuncia per diffamazione nei suoi confronti.
Foto by Kikapress