Non ci sono più dubbi: una buona parte dello Stivale continua a sottovalutare Francesca Pascale. Eppure, di prove relative al suo temperamento ne ha già date parecchie. Insomma, ‘sta ragazza è passata dal Calippo e dai ballettini hot sullo sfondo di canzoni napoletane alle stanze di Palazzo Grazioli con una nonchalance mirabolante. E non si è trattato di episodi, di qualcosa di sporadico. No: Francesca ha messo radici fra quelle lussuose mura e fatto fuori – metaforicamente, s’intende – tutte le fanciulle che circondavano Silvio Berlusconi e popolavano i suoi festini, accaparrandosi lo scettro di first lady. Roba che, prima di lei, c’era riuscita soltanto Veronica Lario (V-e-r-o-n-i-c-a-l-a-r-i-o, e scusate se è poco). Nel pieno della crisi politica dell’ex Premier, Francesca è scesa in piazza per ascoltare il suo verbo portandosi la mano al cuore e socchiudendo gli occhi con un pathos e un trasporto che in confronto Barbara D’Urso – nel suo salotto televisivo – è una pivella. La Pascale ha seppellito in fondo all’armadio la statuina del Bunga Bunga e tirato fuori un cagnetto bianco di nome Dudù che adesso trascorre le serate sul divano fra lei e Silvio. E allora fa sorridere, anzi fa proprio ridere quanto accaduto ieri, 10 ottobre.
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Perché ieri in ogni angolo (o quasi) d’Italia s’è parlato di Michelle Bonev. Chi è costei? Una semi sconosciuta. Una quarantenne bulgara naturalizzata italiana che di mestiere fa l’attrice. O meglio: ci prova senza risultati concreti. Gli ultimi film l’ha pure girati lei stessa, ma non c’è stato niente da fare. Non sfonda. Dunque, ieri la signorina ha scritto sul suo blog che Francesca Pascale è lesbica. Che sono state amanti. Che Silvio s’è fidanzato ufficialmente con Francy per continuare a divertirsi “con le sue amiche e non essere giudicato male dalla società“. Tali dichiarazioni, chissà perché, hanno catalizzato l’attenzione della stampa nazionale. Anche dei giornali storici e più famosi, eh. Tutti si sono affrettati a riportare la grande rivelazione, tutti l’hanno presa per oro colato. Mah.
Ma guai a sottovalutare la Pascale. Che, magari con un certo fastidio, s’è dovuta distrarre dalla spending review avviata in casa Berlusconi (signora mia, i fagiolini a 80 euro al chilo sono roba da matti, bisogna correre ai ripari. E poi perché, signora mia, tutti ‘sti pesci in cucina, se Silvio non ne regge nemmeno l’odore?) per telefonare a Paola Rubini. Cioè il suo avvocato. La quale ha fatto sapere ufficialmente che “In relazione alle dichiarazioni apparse sul blog di Michelle Bonev, la signora Francesca Pascale agirà in tutte le sedi giudiziarie per vedere riconosciuta la totale infondatezza e la diffamatorietà delle stesse“. La denuncia è pronta. Come volevasi dimostrare.
Foto by Kikapress