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I vip a favore del Gay Pride per ricordare che siamo tutti uguali

Tra bandiere, suoni, musica e colori, in migliaia partecipano ogni anno alla manifestazione (che poi si traduce in diverse sfilate in tutta Italia) finalizzata a rivendicare i diritti e l’orgoglio del mondo omosessuale: il Gay Pride fa parlare sempre di sé, ma cosa ne pensano i vip a riguardo? Fino a dieci anni fa c’era chi declinava l’invito a pronunciarsi, chi invece si schierava decisamente a sfavore, chi la rigettava. “Se si pretende di identificare l’omosessualità con una nuova cultura, io sono felice di essere e di rimanere ignorante, ammetteva Lando Buzzanca, il quale vedeva la manifestazione come una provocazione per la religione cattolica. Al contrario Antonella Clerici si dichiarava stupita dalle tante polemiche e dal clamore suscitato dalla marcia: “Per me l’omosessualità è una condizione di normalità. Si tratta di scelte personali che vanno vissute nella privacy di ognuno”. E nel 2013 i personaggi del mondo dello spettacolo che opinione hanno?

LE FOTO DEI VIP AL GAY PRIDE

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E dopo Palermo con l’ex onorevole Vladimir Luxuria, la modella Eva Riccobono, l’attrice e produttrice Maria Grazia Cucinotta, l’attrice Barbara Tabita e la conduttrice Victoria Cabello in prima fila a chiedere una legge contro l’omofobia, è Platinette a guidare idealmente la parata made in Milano: “Dalle parole ai diritti”, questo lo slogan scelto dagli organizzatori per la decima edizione della sfilata. Oltre al noto conduttore radiofonico arrivato a bordo di un tandem con ombrello, ha partecipato anche il sindaco Giuliano Pisapia: il numero uno di Palazzo Marino è stato applaudito dalla folla festante. A Napoli invece tra i partecipanti il sindaco Luigi De Magistris, l’assessore alle Pari Opportunità del comune di Napoli Giuseppe Tommasielli, l’attivista LGBT Vanni Piccolo, Alessandro Cecchi Paone e I Pochos, la prima squadra di calcio gay. Madrina della manifestazione è stata l’attrice Isa Danieli che ha dichiarato: “Sono stata scelta per rappresentare i diritti civili delle persone. Molto spesso dimentichiamo che siamo tutti uguali ed è giusto combattere per l’equità”.

Foto by Kikapress

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