Anche Luciano Cannito, come Mara Maionchi, ha deciso di lasciare Amici. La notizia lascia un po’ l’amaro in bocca. Insomma, spiace parecchio perché si tratta non solo di un ottimo professionista ma anche di un figura positiva: e per i giovani, si sa, avere vicino figure positive è fondamentale. Cannito, con la calma che lo contraddistingue, spiega i motivi della sua scelta attraverso le pagine di Vanity Fair: “è stata una bellissima esperienza, intensa e divertente. Ma dopo tre anni sento di non avere più nulla da offrire“.
Non si è stufato, sia chiaro. Non ci sono state discussioni con Maria De Filippi e neppure con la produzione. Semplicemente, Cannito crede che “la trasmissione si sia trasformata e una figura professionale come la mia non sia più necessaria. La struttura di Amici è diventata più vicina a quella di Ballando con le stelle, dove i concorrenti alla fine vengono giudicati da una giuria di persone ‘normali’, quali attori e personaggi dello spettacolo. Gente rispettabilissima che però può dare una valutazione di cuore, non tecnica: quante volte è capitato che la Ferilli, Argentero e Gabry Ponte, con grande umiltà, dicessero “io non ne capisco però mi è piaciuta…”.
Lui, coreografo e insegnante di danza, in parte si è sentito sminuito “non per un fatto di orgoglio, ma perché si tratta di fare un altro mestiere, l’assistente, che io non so fare. Ho una mia linea, delle idee e non sono capace di organizzare, aspettare che ti dicano che cosa fare, per farlo. La trasmissione è diversa rispetto a quando sono entrato io nel 2010: allora era fortemente specializzata, adesso sembra che non ci sia più bisogno di esperti che diano il loro contributo, ma si tratta più dell’emozione che l’artista dà. E va benissimo così, del resto l’arte è fatta non per gli addetti ai lavori ma per il pubblico“.
Ringrazia tutti, Luciano, per gli anni trascorsi in quella scuola; ma ritiene che le sue competenze non servano più. E non nutre alcun rammarico. In questo periodo della sua vita sente l’esigenza di dare priorità alla vita privata e dunque al solido rapporto con Rossella Brescia. Lo dice con chiarezza: il suo cuore desidera un figlio “perché quando ami tanto qualcuno questa diventa una esigenza di vita. Nel mondo dello spettacolo, dove c’è una competizione straordinaria, si rischia di finire proiettati esclusivamente su se stessi, ma il desiderio diventa forte quando hai la fortuna di incontrare una donna come Rossella, e io me ne strafrego della professione. Chi basa tutto sulla carriera alla fine rischia di ritrovarsi solo, coi ragazzini che ti guardano e ti dicono ‘scusa nonno te scosti un attimo’“.
Ha dedicato gran parte del suo tempo e della sua stessa esistenza alla danza e il prezzo da pagare è stato alto: ha un divorzio alle spalle e una figlia grande con “che vedo poco e con difficoltà“. Ha realizzato che le cose veramente importanti sono altre “e che sul lavoro si possono raggiungere anche risultati inferiori ma il piacere che si ha nel condividerli con le persone che ami non ha prezzo“.
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