
… Ma come? Ma non era follemente innamorata di Alessandro Sallusti, al punto da perdere qualche diottria (si scherza…) e dichiarare cose del tipo: “Alessandro è molto bello” e “E’ uno degli uomini più affascinanti che si possano incontrare“? E allora com’è possibile che adesso Daniela Santanchè ammetta pubblicamente di essere lesbica? Calmi, calmi. La tigre berlusconiana non sta mica dicendo sul serio. I suoi gusti privati sono diretti verso l’altra metà del cielo, state tranquilli e tiriamo tutti insieme un sospiro di sollievo. Fatto? Bene, andiamo avanti e spieghiamo l’accaduto.
Daniela è stata ospite negli televisivi di Servizio Pubblico e, guarda un po’, s’è messa a litigare con Marco Travaglio. Argomento della discussione? Silvio Berlusconi, naturalmente, e le signorine che rallegravano le serate nelle sue dimore. La Santanché non vuole sentir parlare di prostituzione e rifiuta pure tutti i sinonimi, insieme al concetto di base. Travaglio non molla la presa: “Come si chiamano, allora, quelle che vanno a letto con uno e ne escono con 2.500 euro? Lucciole, passeggiatrici… Ma il mestiere che fanno è quello“. E invece no, Dany non è d’accordo. E, per avvalorare la sua tesi, lancia la provocazione: “Allora le faccio una confessione: io sono lesbica“. Travaglio reagisce con un esasperato: “O Signore benedetto…“, Michele Santoro fa subito ricorso all’ironia: “Non ci possiamo credere, qui non si dicono bugie così plateali, mi dissocio“.
Lei insiste e spiega: “Mantengo due donne in difficoltà: che cosa sono io? Due donne che non lavorano per me, ma ogni mese verso loro l’equivalente di uno stipendio. Sono giovani donne vengono a mangiare a casa mia, le frequento la sera… Che cosa sono io, nel suo razzismo giornalistico?”
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