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Cose da Vip

Veridiana Mallmann: “Sposo Simone e porto avanti la mia sfida”

Veridiana Mallmann sa cambiare pelle, vita, mondo senza alcuno sforzo. Anzi, con una facilità che potrebbe risultare disarmante. Veridiana, nata in Brasile ma dotata anche di origini tedesche, ha iniziato la sua carriera lavorando come modella. Poi, nel 2008, è stata arruolata nel cast di Striscia la Notizia. Ergo, è diventata Velina. Successivamente ha partecipato all’Isola dei Famosi e fatto altre esperienze nel mondo dello spettacolo, ma a un certo punto s’è resa conto che “la tv non sarebbe stata il mio futuro“. Troppa competizione, troppi compromessi, troppi meccanismi difficili da digerire. Lei vuole arrivare, sì, ma soltanto grazie a un autentico merito e al proprio impegno. Così ha lasciato che i riflettori si spegnessero e si è messa a studiare: ha preso il diploma italiano di Ragioneria (“avevo quello brasiliano“) e si è iscritta all’Università. Senza mai perdere il suo spirito positivo. Ed è forse proprio grazie a quello spirito che sulla sua strada, nel 2011, è apparso Simone Giancola. Si sono annusati per un po’, poi è arrivato l’amore. Un amore che presto sarà coronato dalle nozze e che ha dato a Veridiana una marcia in più per affrontare una sfida decisamente ambiziosa.

Hai detto addio alla tv e sei diventata imprenditrice…
Sì! Faccio parte dell’asset societario della nuova rete in franchising CT Cosmetics Milano fondata da Nicola Gheda e operante nel settore dell’abbronzatura e della cosmesi.

LE FOTO DI VERIDIANA MALLMANN E SIMONE GIANCOLA

Di cosa si tratta?
Nicola ha depositato i brevetti di Mya, una macchina che eroga lo spray abbronzante al cliente sdraiato sul lettino. Il primo store è stato aperto pochi giorni fa a Udine, il progetto è quello di inaugurarne altri in Italia entro l’estate e poi arrivare a una diffusione mondiale. Ormai si sa che le lampade abbronzanti sono cancerogene e dunque destinate a scomparire del mercato: questo spray rappresenta un’alternativa al cento per cento naturale, perché è a base di canna da zucchero e reagisce con le proteine esterne della pelle, dunque non va sotto cute e non attiva la melanina. Per abbronzarsi ci vogliono pochi secondi, niente raggi UV.

Ma non hai paura di buttarti in un’avventura come questi, in un periodo di grave crisi economica?
No, perché credo nella validità di questa idea. Ne sono rimasta conquistata prima di tutto a livello personale: per diverso tempo, lo confesso, ho fatto le lampade. Poi tutti quegli allarmi mi hanno spinto a sospendere, ma mi è dispiaciuto non avere più la possibilità di dare un po’ di colorito in più alla mia carnagione chiara, soprattutto d’inverno… Ecco, credo che tante persone siano nella mia stessa posizione.

Nessun rimpianto per la tv?
Ma no… Ho capito che non mi avrebbe dato stabilità, non vedevo un futuro concreto. E, anziché ostinarmi, ho cercato altre vie. L’italiano, in genere, è abituato a fare un solo tipo di lavoro e fatica a cambiare: io ho un’altra mentalità, per fortuna. Non mi pesa e non rinuncerei mai a nuove opportunità.

In qualche modo, però, fai ancora appello alla tua bellezza.
Certo, perché presto anche la mia immagine. Ma la bellezza, da sola, non mi sarebbe bastata. Ho ripreso gli studi, mi sono preparata e sto continuando a prepararmi. Sento di essere portata per l’imprenditoria, in fondo mi è sempre piaciuta. Sai, mio padre ha una fattoria di polli e io, da bambina, mi sedevo vicino a lui per fare i conti (ride, ndr)!

Anche Simone fa l’imprenditore: ti aiuta?
Simone mi ha sostenuto fin dall’inizio. Io l’ho anche seguito nei suoi affari, a volte prendevo una sedia e mi sedevo in fondo alla sala riunioni. Insomma, è come se avessi fatto un tirocinio!

Ma non hai mai pensato di metterti in affari con lui?
No, per il momento no. Lui sa tutto, naturalmente, e continua ad aiutarmi. Ma voglio misurarmi da sola con questo progetto.

E’ un periodo di cambiamenti su tutti i fronti: il prossimo anno ci sarà il matrimonio…
Sì. La storia con Simone mi ha dato la tranquillità di cui avevo bisogno. Quando ci siamo incontrati, evidentemente, era il momento giusto da entrambe le parti. Più volte eravamo stati negli stessi posti, avevamo visto le stesse persone, ma senza mai incrociarci: è stato il destino, nel momento più adatto…

E’ stato un colpo di fulmine?
Sì e no, nel senso che ci siamo piaciuti subito ma per i primi due mesi non è accaduto veramente nulla. Uscivamo con altri amici, ci siamo conosciuti, io ho capito cosa c’era dall’altra parte e lo stesso ha fatto lui.

Quando ti ha chiesto di sposarlo? E come?
Poco prima di Natale. Abbiamo cenato a casa nostra, credevo che sarebbe stata una serata tranquilla, nostra, ma non mi aspettavo nulla di particolare. Invece, dopo cena, lui si è messo in ginocchio e me l’ha chiesto. Proprio come si usava fare una volta. Sono scoppiata a piangere, per i primi cinque minuti non sono riuscita a dire nulla. E’ stata un’emozione incredibile e indescrivibile.

La cerimonia sarà celebrata in Brasile?
Sì, e dall’Italia porteremo soltanto 40 fra parenti e amici: davvero le persone più care. Poi, tornati, festeggeremo anche qua.

Vi sposerete in Chiesa?
Sì, entrambi siamo molto cattolici.

Hai già trovato il vestito?
No, però ho in mente il modello: lo immagino fin da quando ero bambina…

Fra poco ti sposi ma hai appena iniziato la tua carriera da imprenditrice: mi viene da pensare che il progetto di fare figli non sia ancora in campo…
E’ vero. Io ho 26 anni, lui 34. E ci sposiamo per pura volontà, per fare uno step in più. C’è tutto il tempo per fare figli, verso i 30 ci penserò. Ma prima voglio vivermi mio marito.

Foto by V.M.

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