
La notizia ha fatto il giro del Paese in pochi attimi: nel bel mezzo della tempesta (per usare un termine sobrio) che si è scatenata per l’elezione del nuovo Presidente della Repubblica, qualcuno in Parlamento ha avuto la felice (!) idea di votare per Rocco Siffredi. Una provocazione, un attacco di ironia, un’enorme stupidaggine: l’episodio può essere interpretato in vari modo ma, sicuramente, è lo specchio dei nostri tempi. E, come prevedibile, è subito diventato argomento di battutine fra gli italiani, soprattutto su Facebook e Twitter.
Il sito Hardcelebrity.com si è affrettato a contattare il buon Rocco, che ha commentato fra il serio e il faceto: “Ho sentito di essere stato votato al secondo scrutinio per l’elezione del Presidente della Repubblica e ne sono lusingato. So anche che non sono l’unico ‘non politico’ a essere stato nominato (sono usciti anche i nomi di Fiorello e Trapattoni, ndr). Questa situazione, comunque, vuole dire sostanzialmente due cose: la prima, forse, che fino ad oggi ho lavorato bene, la seconda… Che siamo davvero tutti nella merda…“. Saggio, solido e concreto come sempre, Siffredi.
“Scherzi a parte – ha poi aggiunto – la cosa mi ha fatto molto divertire ma non ho le giuste ‘credenziali’ per presentarmi al Quirinale, primo perché sono troppo giovane e poi perché ho ancora tanto da fare e da dare nel mio campo…“. Poi ha accettato di fare una sorta di gioco: se un giorno fosse lui a impersonare la carica più alta dello Stato, quali provvedimenti prenderebbe per cominciare? “Mi verrebbe da dire – ha risposto Rocco – ‘più pilu per tutti’… No, non vorrei diventare il nuovo Cetto La Qualunque ma legalizzerei tutto ciò che riguarda il sesso e la sessualità. Gli italiani sono già molto frustrati e tartassati e hanno bisogno di divertirsi, quindi li farei rilassare un po’!“.