Barbara Berlusconi e Alexandre Pato non solo stanno ancora insieme, alla faccia degli invidiosi, per quanto appaiono sempre più innamorati. E lei, Barbara, parla della loro storia con molta più serenità rispetto al passato. Questa settimana è sulla copertina del settimanale A e racconta sia la vita privata che quella professionale: “Vado a trovarlo – ha spiegato riferendosi al suo amato, che adesso milita nel Corinthians – quando posso, faccio dodici ore di volo anche solo per tre giorni“. Sacrificio? Lei non lo considera tale: “Quando due persone si vogliono bene, si rispettano e c’è la volontà di restare insieme, tutto è possibile“.
D’altra parte, con il caratterino che si ritrova tiene a precisare che sono entrambi molto impegnati e “la mia relazione affettiva ha un grande valore, ma ce l’ha anche il mio lavoro, la crescita personale, e soprattutto i miei figli. Penso che la stessa cosa valga per Alexandre. Siamo due persone attive, siamo giovani, ci stiamo ancora costruendo una vita: è giusto perseguire ciascuno i propri obiettivi, anche a costo di fare delle rinunce. Certo, è faticoso”.
Parla anche dell’ex Premier, sia pur con una certa (e comprensibile) prudenza: “Vorrei vedere mio padre Silvio invecchiare circondato dai suoi figli, dai suoi nipoti, che lui ama moltissimo. Lo vorrei con tutti noi intorno a dimostrargli l’affetto che non gli facciamo mai mancare. Siamo una famiglia molto unita, un valore che ci hanno trasmesso i nostri genitori. Il desiderio è di poter stare insieme, poter condividere, confrontarsi, anche nel lavoro è bello ed è un onore poter avere a fianco un uomo come mio padre“. Evita come la peste, invece, di pronunciarsi sulla neo first lady Francesca Pascale: “Questo è un argomento che fa parte della sfera sentimentale di mio padre. Sulla quale non ho nulla da dire“. C’è qualche contraddizione, eh.
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