“Qualcosa c’è. Siamo fidanzati nel senso che abbiamo un rapporto speciale. Vedremo… Dovresti sentire anche lui!“: così ha risposto una maliziosa e allegra Sara Tommasi durante l’intervista di qualche giorno fa, quando le ho chiesto che tipo di rapporto la leghi ad Andrea Celentano. Lui è un pr e talent scout molto conosciuto, soprattutto a Milano e dintorni, e da qualche giorno a questa parte Sara appare spesso al suo fianco. E’ stata anche la guest star del suo 34esimo compleanno e, nonostante i numerosi altri ospiti, Andrea non l’ha lasciata sola neanche un momento. Chiedere a lui, dunque? Detto, fatto.
ANDREA CELENTANO, LE FESTA DI COMPLEANNO E IL BACIO CON SARA: FOTO
Allora, Andrea: cosa state combinando? Siete fidanzati sì o no? Sara si è divertita a confondere le acque e metterci un po’ di mistero…
Non stiamo insieme, ma senza dubbio il nostro è un rapporto molto intimo e confidenziale.
Cosa vuole dire “intimo e confidenziale”?
Che c’è molto affetto fra di noi e siamo molto vicini. Ma vedi, non è una situazione semplice. Nel senso che Sara è un personaggio pubblico, che ha il suo “peso”, molto discusso. C’è chi la vede come il male in persona, chi come una dea. Ha un passato complesso alle spalle e ora è in un periodo importante quanto delicato. Ha bisogno di trovare un equilibrio, prima di poter iniziare una relazione seria. Perché l’equilibrio ci vuole da entrambe le parti.
Quindi sei spaventato?
No, però bisogna pensarci bene prima di compiere qualche passo importante.
E quei baci scambiati durante la tua festa di compleanno?
Beh, ripeto: siamo molto vicini. E Sara è sempre stata estremamente espansiva nei miei confronti… Ci scherza su, ecco.
Ok, allora possiamo dire che la tua porta è aperta e tutto può succedere?
Per me, adesso, la cosa più importante è che stia bene. Lei può contare su di me. Mi piacerebbe poter contare su di lei. Non ho fretta e non ho scadenze.
Da quanto tempo è tornata a vivere a Milano?
Dal 10 marzo. Io l’ho invitata al Circo Orfei e da quel giorno ci siamo visti tutte le sere. Mi ha seguito in tutte le serate che ho fatto. E’ diventata affidabile, fino all’anno scorso non lo era. Magari ti diceva cose del tipo “fra dieci minuti arrivo” e poi partiva per Firenze. Adesso non è più così. Ne sono felice.
Dove abita?
Le ho trovato ospitalità, per questi primi giorni, in casa di un amico comune. E’ un appartamento molto grande e accogliente, per fortuna, e lei ha una zona tutta per sé. Luca le fa un po’ da padre, tenendola lontana da situazione che potrebbero danneggiarla. Ci confrontiamo, parliamo tanto con lei. Per certi versi è come una bambina: dev’essere seguita.
I suoi genitori sono tranquilli?
La madre mi chiama spesso, cerca di sapere il più possibile. Sara si sente osservata e questo le dà fastidio, ma è ovvio che i suoi facciano così, no?
Ma adesso sta bene?
Chi non l’ha vista prima, fino a qualche mese fa, può pensare che non sia al cento per cento della forma. Chi l’ha vista prima, invece, nota subito i progressi. Ascolta, è più tranquilla. E’ molto presente e collabora. E sta riacquistando gradualmente la sua indipendenza: è stata via per un paio di giorni, è andata a Torino per motivi di lavoro e non c’è stato alcun tipo di problema. D’altra parte, Sara è stata vittima di se stessa, non degli altri. Non del mondo. Non c’è un colpevole per quanto accaduto. Certo, poi sono arrivate persone che ne hanno approfittato per fare i loro interessi, ma sono state ovvie conseguenze.
Tu resterai al suo fianco?
Io ci sono sempre stato. Per un periodo non ci siamo visti non per mia volontà, ma perché lei non era a Milano oppure ha vissuto altre situazioni. Ci sono, ci sarò e rispetto i suoi tempi. Spero anche che riesca a usare la sua forza mediatica in senso positivo. A proposito, posso dire un’altra cosa?
Certo.
Si è parlato dell’avventura di una notte fra Sara e il fidanzato di Giulia Calcaterra. Posso dire che è una bufala. Nemmeno si conoscono. E Sara, ripeto, è stata tutte le sere con me. Mi spiace molto per Giulia, sono pettegolezzi del tutto gratuiti che fanno male.
Foto by Velvetgossip per gentile concessione di Andrea Celentano